FIRENZE – Il Museo delle Cappelle Medicee ha presentato la nuova “uscita d’autore”, una soluzione architettonica innovativa, ma in armonia con il complesso delle Cappelle Medicee, che agevolerà le visite del pubblico.
Realizzata da Paolo Zermani, l’uscita sarà operativa a partire da domani 27 settembre.
Il progetto
La nuova uscita, progettata dallo Studio di Architettura Zermani e Associati, vincitore del bando indetto nel 2017, consentirà di rendere più fluido il flusso dei visitatori al termine del percorso museale, ma consentirà anche di visitare a spazi inediti, come la Cripta lorenese, chiusa da decenni, e le mura medievali, emerse durante gli scavi.
A partire da novembre 2023, sarà possibile esplorare anche la Stanza Segreta di Michelangelo, che ospita i disegni a carboncino del maestro. Inoltre, sarà disponibile un moderno bookshop e servizi aggiornati per i visitatori.
Questo intervento si inserisce nell’ambito di lavori di lunga durata, durante i quali il museo è però rimasto aperto al pubblico senza interruzioni. L’obiettivo di questo progetto è stato non solo garantire nuovi spazi di visita, ma anche preservare e valorizzare il ricco patrimonio artistico e storico delle Cappelle Medicee.
Questi lavori, che hanno coinvolto diversi enti e professionisti, testimoniano l’impegno costante nella preservazione e valorizzazione di uno dei più importanti complessi monumentali di Firenze. La collaborazione tra la Soprintendenza, lo Studio di Architettura Zermani e Associati e i Musei del Bargello ha reso possibile la realizzazione di questo progetto straordinario, che restituisce ai visitatori spazi rinnovati e arricchiti dal punto di vista artistico e culturale.
Lo studio di Architettura Zermani e Associati
Lo Studio di Architettura Zermani e Associati di Parma, vincitore nel 2018 del concorso indetto dai Musei del Bargello, ha sviluppato il progetto in una complessa area interrata collegata alle cripte.
In quest’area sono stati inseriti i nuovi servizi museali, compresi quelli accessibili ai disabili. È stata inoltre creata una nuova piazzetta sovrastante, armoniosamente incastonata tra le mura della Sagrestia Nuova di Michelangelo e della Cappella dei Principi. I visitatori emergeranno salendo una scalinata di pietra.
Per rispettare il contesto, ricco di arte e storia, lo Studio Zermani ha scelto di utilizzare forme lineari e materiali come il Travertino di Rapolano, in sintonia con le strutture circostanti. Il progetto rappresenta anche un’audace integrazione contemporanea accanto all’opera dei grandi maestri del passato.
Attraverso un linguaggio preciso e minimale, l’intervento afferma con chiarezza la sua autonomia formale. La nuova uscita, situata nella zona delimitata dai corpi di fabbrica barocca della Cappella dei Principi, dalla Sagrestia Nuova di Michelangelo e dall’estremità destra del transetto della Basilica di San Lorenzo, definisce un luogo molto singolare nella città di Firenze.
La fabbrica medicea di San Lorenzo custodisce e trasmette da sempre, a Firenze, una memoria viva. All’interno della Sagrestia Nuova Michelangelo ha fissato, nelle tombe, il ciclo della vita, scolpendo il Giorno, la Notte, l’Aurora, il Creepuscolo. In continuità con questo principio il progetto della Nuova Uscita è un percorso dal buio verso la luce, dalla morte alla vita, dalla tomba alla città di oggi – ha spiegato il progettista dell’opera, Paolo Zermani.


L’obiettivo del progetto
L’obiettivo di garantire le migliori condizioni di sicurezza e fruizione durante la visita del pubblico ha spinto a completare i complessi lavori, iniziati nel 2010, per dotare il Museo di una nuova uscita e di spazi di servizio moderni e adeguati. Durante i lavori sono state anche messe in sicurezza alcune parti esterne del complesso delle Cappelle Medicee, comprese le pareti della Sagrestia Nuova e della Cappella dei Principi che insistono nell’area della nuova uscita.
L’importo totale per la realizzazione della nuova uscita e per le opere di messa in sicurezza, restauri e nuova segnaletica ammonta a circa 2.600.000 euro, finanziati sia con fondi propri che con contributi straordinari del Ministero della Cultura.
Il Museo delle Cappelle Medicee
Le Cappelle Medicee sono un complesso monumentale strettamente legato alla Basilica di San Lorenzo, che racconta la storia di Firenze e della potente famiglia dei Medici.
Quest’ultima ha adibito alcuni ambienti a luoghi di sepoltura e commemorazione dei propri antenati.
A partire dal 1869, le Cappelle Medicee sono diventate un museo statale con accesso autonomo. Esse includono la Sagrestia Nuova, capolavoro di Michelangelo Buonarroti in termini di progettazione architettonica e decorazione scultorea; la Cappella dei Principi, un maestoso mausoleo realizzato con pregiati marmi policromi per commemorare la dinastia medicea; la Cripta Medicea, dove riposano i Granduchi Medici e i loro familiari; e la Cripta Lorenese, che ospita i resti della famiglia dei Lorena ed è stata ideata in stretto connubio con il monumento funebre a Cosimo il Vecchio, noto come “Pater Patriae”.
L’apertura della Stanza Segreta di Michelangelo
Durante la conferenza stampa del 26 settembre, è stata altresì annunciata l’imminente apertura della tanto attesa Stanza Segreta di Michelangelo. A partire dall’inizio di novembre 2023, come dichiarato dal Direttore Generale dei Musei, Massimo Osanna, questo piccolo ambiente, accessibile dalla Sagrestia Nuova e contenente disegni a carboncino attribuiti a Buonarroti, sarà visitabile periodicamente da piccoli gruppi, con accesso contingentato.
La stanza, rimasta inaccessibile al pubblico fino ad oggi, è stata scoperta nel 1975 da Paolo Dal Poggetto, all’epoca direttore del Museo, durante un sopralluogo preliminare per interventi di restauro.
Sotto l’intonaco sono stati rinvenuti una serie di schizzi ispirati alle opere del maestro. Secondo la ricostruzione di Dal Poggetto, Michelangelo vi trascorse un paio di mesi nel 1530 per sfuggire alla persecuzione medicea. Massimo Osanna, Direttore Generale Musei ha spiegato: La conclusione dei lavori della Nuova Uscita e l’adeguamento del Museo delle Cappelle Medicee alle norme di sicurezza, consentiranno a partire dall’inizio di novembre di aprire periodicamente anche la stanza segreta di Michelangelo – ha sottolineato Osanna – luogo di fascino straordinario, ma delicatissimo per l’ubicazione dello stretto ambiente nel percorso museale e per la tutela dei disegni a carboncino presenti sulle pareti. Insieme con la Direzione dei Musei del Bargello, nelle prossime settimane saranno concordate le modalità di visita che avverrà a piccoli gruppi contingentati.