MATERA – Il Museo Nazionale di Matera ospita, fino al 10 gennaio 2024, Futurismo Italiano: Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento, una mostra che celebra l’importante apporto del Sud Italia al movimento futurista.
L’esposizione è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e del Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, che hanno sottolineato l’importanza di recuperare e valorizzare questa eredità di pensiero e creatività.
Il Futurismo nel Meridione: una sfida culturale e creativa
Il Movimento Futurista, che dall’Italia si è affermato a livello globale, ha trovato radici profonde anche nel Meridione. Come ha affermato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, questa mostra rappresenta una sfida vinta dagli organizzatori che hanno centrato “l’obiettivo del recupero conoscitivo di questo fenomeno che ha contagiato tutte le discipline artistiche, lasciando un’eredità di pensiero e di creatività ancora attuale”.

Collezione privata

Un percorso di oltre 130 opere
La mostra presenta più di 130 opere, tra dipinti, sculture e disegni, provenienti da musei pubblici, fondazioni, archivi e collezioni private.
Un percorso arricchito ulteriormente con documenti d’archivio, alcuni dei quali inediti, provenienti da diverse istituzioni.
Dal Museo Nazionale Collezione Salce sono giunti ben 25 manifesti futuristi, testimonianza della proficua collaborazione tra il Museo nazionale di Matera e la Direzione regionale Musei Veneto nell’ambito del progetto “Futurismi“.
Ideata da Annamaria Mauro e Daniele Ferrara, la rassegna è stata curata da Massimo Duranti.
“La vocazione del Museo nazionale di Matera come centro di ricerca e memoria della tradizione storica e culturale del Meridione – ha spiegato Massimo Osanna – trova piena espressione nella mostra dedicata al Futurismo. L’esposizione focalizza l’apporto degli artisti del Mezzogiorno nella nascita e nello sviluppo di questa importante esperienza artistica del secolo scorso”.

Ideata da Annamaria Mauro e Daniele Ferrara, la rassegna è stata curata da Massimo Duranti.
“La vocazione del Museo nazionale di Matera come centro di ricerca e memoria della tradizione storica e culturale del Meridione – ha spiegato Massimo Osanna – trova piena espressione nella mostra dedicata al Futurismo. L’esposizione focalizza l’apporto degli artisti del Mezzogiorno nella nascita e nello sviluppo di questa importante esperienza artistica del secolo scorso”.
L’eredità Futurista
Nella mostra, oltre alle opere dei grandi protagonisti come Boccioni, Balla e Severini, si trovano anche nomi meno noti ma altrettanto significativi come Roherssen, Bologna e Castellana.
Un focus speciale è riservato agli aeropittori e alle diverse declinazioni dell’arte futurista. Particolare attenzione è stata data anche alle influenze meccanicistiche e all’idealismo cosmico che hanno contribuito allo sviluppo dell’astrattismo.
“Nel catalogo – ha evidenziato il curatore Duranti – nell’ambito degli esiti della ‘Ricostruzione futurista dell’Universo’, è richiamato il manifesto del 1915, firmato da Giacomo Balla e Fortunato Depero, che segna la continuità e l’evoluzione della prima stagione ‘eroica’ del Futurismo e che teorizzava l’interesse del movimento per ogni forma di espressività e dunque letteratura, poesia, cinema, teatro, musica, arredo, cucina. Per questo motivo, una sezione della mostra è dedicata alle arti applicate: mobili, arazzi, abiti, maioliche. Importante è la presenza dell’‘Intonarumori’ di Russolo, nella ricostruzione di Pietro Verardo che ripropone sonoramente l’invenzione del futurista in materia di musica-non musica. Accanto a questo apparato e sempre in materia musicale, vengono esposti gli spartiti, conservati al Conservatorio di musica Lorenzo Perosi di Campobasso, di Nuccio Fiorda”.
La Lucania e Joseph Stella
Un capitolo speciale della mostra è stato riservato al contributo della Lucania, con la preziosa esposizione di due opere rare di Joseph Stella, nativo di Muro Lucano e definito “il primo futurista d’America”.
Per ulteriori informazioni e orari di apertura, si può visitare il sito ufficiale del Museo Nazionale di Matera.