Presentata nella storica sede di Palazzo De Carolis a Roma la digitalizzazione di una delle più grandi collezioni d’arte aziendali d’Europa. Oltre 200 opere e più di 100 artisti già disponibili. L’amministratore delegato Andrea Orcel: «rappresenta la storia della banca ma testimonia anche il nostro impegno a rendere la cultura accessibile a tutti». Presentata anche la prima mostra virtuale Inversamente curata da Bartolomeo Pietromarchi
UniCredit ha aperto le porte del settecentesco Palazzo De Carolis a Roma, ancora sontuosamente affrescato dai pittori più famosi dell’epoca raccolti dall’architetto Alessandro Specchi, per lanciare la sua strategia per un’arte accessibile a tutti. Il primo passo dell’ambizioso progetto è la nascita del nuovo sito web di UniCredit Art Collection, con l’obiettivo di rendere fruibile una delle più grandi collezioni d’arte aziendali d’Europa. Decine di migliaia di beni vari, da antichi reperti archeologici a opere d’arte classiche e contemporanee. Di queste oltre 200 opere e più di 100 artisti provenienti dalle collezioni in Austria, Germania e Italia, tra cui Giacomo Balla, Georg Baselitz, Pizzi Cannella, Antonio Donghi, Dan Flavin, Jakob Gasteiger, Hans Hartung, Axel Hütte, Cornelius Völker e Walter Pichler, potranno essere sfogliate, analizzate, studiate e ammirate sfruttando l’infrastruttura digitale della banca messa a disposizione per condividere questi capolavori con un pubblico più ampio e rendere accessibile il patrimonio artistico dell’istituto di credito bancario italiano. «UniCredit Art Collection, una delle più grandi collezioni aziendali in Europa, ha un importante valore simbolico – ha sottolineato l’amministratore delegato del gruppo Andrea Orcel – riflette l’identità e il patrimonio europeo condiviso dal nostro Gruppo. In UniCredit continueremo a diffondere la conoscenza e l’esperienza artistica come fattore di crescita e sviluppo culturale e sociale, valorizzando la collezione artistica di UniCredit attraverso un più ampio accesso al pubblico». Orcel, presentando ieri sera il nuovo progetto di digitalizzazione del patrimonio artistico di UniCrdit, ha tenuto a sottolineare come «Questa collezione rappresenta la storia della banca ma testimonia anche il nostro impegno a rendere la cultura accessibile a tutti».


La collezione
Le opere della collezione sono il frutto del lavoro di raccolta e mecenatismo che le singole banche entrate a far parte del gruppo hanno svolto nel corso dei decenni, frutto di scelte artistiche e di una passione che ha sempre accumunato soprattutto Italia, Germania e Austria, le cui opere rappresentano gran parte della collezione. A queste si sono poi aggiunte, con il trascorrere del tempo, le opere di alcuni Paesi dell’Europa centrale ed orientale. Grandi autori classici del passato che si snodano fino al Novecento che nelle tre raccolte principali raccontano un profondo legame con il territorio ma che finiscono per interessate una maggiore dimensione internazionale e una forte contemporaneità. Non a caso Roma è rappresentata non solo da autori classici ma anche da fronde di contemporaneo come gli artisti della Scuola di San Lorenzo. Presente in collezione anche la fotografia: oltre 4.000 scatti, sia storici sia contemporanei, che rappresentano una delle maggiori collezioni d’impresa. Attraverso partnership e comodati di lungo periodo e tramite prestiti temporanei per mostre nazionali e internazionali UniCredit, soltanto nel primo semestre del 2023, ha gestito sei prestiti a breve termine con sei diverse istituzioni in tutto il Paese, coinvolgendo ventisei opere d’arte, stipulando inoltre una serie di accordi di sponsorizzazione con istituzioni artistiche di alto profilo, tra cui l’Arena di Verona, la Filarmonica della Scala di Milano e il Teatro San Carlo di Napoli.
La digitalizzazione e la nascita della piattaforma artistica UniCredit
Esposte negli uffici, nelle filiali e anche presso importanti istituzioni museali, queste opere rischiavano però di essere poco fruibili o, perlomeno, fruibili solo per pochi eletti. Per condividere questi capolavori con un pubblico sempre più ampio e rendere accessibile il patrimonio artistico della banca, è arrivato l’aiuto della digitalizzazione che ha permesso la creazione di una galleria online che nasce con circa 200 opere in esposizione virtuale ma si propone in continuo aggiornamento. Non una semplice galleria, però, ma vero e proprio strumento di conoscenza e approfondimento che vanta anche una sezione didattica per ispirare bambini e adulti a conoscere gli artisti e le loro opere. Un lungo e scrupoloso lavoro di ricerca ha accompagnato infatti la realizzazione di questa gallery virtuale: un viaggio articolato attraverso tutte le sedi di UniCredit in Europa dove le opere erano conservate per fotografarle, studiarle, catalogarle e trasformare la loro presentazione in contributo scientifico a disposizione di studiosi, studenti e appassionati d’arte.Interviste agli artisti (on line già in questo momento la video intervista a Francesco Jodice ) e aggiornamenti su mostre e prestiti museali, completano la piattaforma d’arte digitale appena inaugurata.


Inversamente curata da Bartolomeo Pietromarchi la prima mostre della piattaforma digitale
Un programma di mostre curate da personalità di spicco e sempre disponibile on line per una fruibilità più trasversale è poi pronto a decollare. La prima esposizione, realizzata grazie alla collaborazione con l’ex Direttore del MAXXI 2016-2023 (Museo nazionale delle arti del XXI secolo), Bartolomeo Pietromarchi che ne è il curatore, è l’esposizione Inversamente che, spaziando dall’arte dei primi anni Sessanta all’inizio del nuovo millennio, ha accostando con eleganza le opere di alcuni dei maggiori protagonisti della scena artistica moderna e contemporanea, come Hans Hartung, Mario Schifano, Gerhard Richter e l’iraniana Shirin Neshat. «In una narrazione che consente di intraprendere differenti percorsi, la mostra presenta le opere di dodici artisti provenienti da culture, storie, tradizioni e aree geografiche diverse – spiega Pietromarchi. – Nella scelta di un approccio aniconico, questi artisti suggeriscono prospettive capaci di superare le differenze in un sincretismo che al tempo stesso le contiene e le trascende. Le opere si muovono tra Astrazione, Informale, Monocromo, Installazioni composte da readymade e oggetti scultorei». Secondo Pietromarchi, che ieri ha presentato la sua selezione artistica a Palazzo De Carolis accanto all’amministratore delegato Andrea Orcel, «La nuova iniziativa di UniCredit di condividere la sua vasta collezione di opere d’arte riflette la missione chiave di sostenere le comunità locali, promuovendo l’educazione artistica e sostenendo artisti e istituzioni artistiche in tutto il mondo. Con una delle più grandi raccolte aziendali d’Europa, UniCredit è in una posizione unica per sbloccare un tesoro di capolavori che il grande pubblico potrà esplorare e apprezzare».
