Da Formentera a Johannesburg, passando per Nizza e Londra: quando l’arte incontra il viaggio, in un percorso esperienziale che coniuga la bellezza con le strutture che accolgono le opere
Quadri, tele, statue, elementi di design. Ma anche fotografie, installazioni e arazzi. È il mondo degli Art Hotel, dove le creazioni artistiche sono parte integrante dell’offerta, visibili e a portata di stanza. Elemento fondamentale di un percorso esperienziale che si coniuga con la bellezza delle strutture che li accolgono. Nati oramai da qualche anno come esperimento dedicato a pochissimi, facoltosi, eletti, gli Art Hotel si sono sempre più diffusi adattandosi a latitudini e portafogli diversi, ma sempre in grado di stimolare come un profumo l’olfatto dei tanti che in viaggio vogliono immergersi in un’atmosfera unica e insostituibile a cominciare dall’hotel dove soggiornano.
Natura e arte a Formentera
Il piccolo giro del mondo proposto da ArteMagazine fra gli hotel dove arte e ospitalità di coniugano parte da Formentera, l’isola da sogno delle Baleari, dove la scorsa primavera ha aperto, sotto l’egida di Luxury Hotel Partners (LHP), il Teranka, che con una selezione di pezzi unici creati da artisti locali ha deciso di esaltare l’arte come espressione del legame con la natura di questa struttura immersa nella vegetazione a pochi passi dal mare. La designer Katrina Phillips e la proprietaria di Teranka, Jennica Arazi, hanno curato una collezione su misura di opere d’arte che spazia da installazioni a fotografie astratte e opere che si articolano tra aria, mare e terra. «Ho scelto artisti il cui lavoro riflette il rapporto di Teranka con la forma, la natura, la storia e lo spazio. Ho cercato una comprensione poetica, filosofica e gioiosa del nostro rapporto con il pianeta. Pezzi contemporanei, un po’ ribelli, ma eleganti e ben integrati nel loro contesto» spiega la Phillips. Tra le opere un muro lungo sette metri firmato da Anna Ametller, che riflette un banco di pesci e creature marine realizzato con materiali provenienti dalla costa dell’isola. Oppure una collezione di pezzi della vincitrice del Griffin Award Elizabeth Rose Langford, che utilizza pigmenti naturali di Ibiza e posidonia essiccata per rendere l’ambiente più visibile. Tra gli altri artisti Alice Sheppard Fiddler, con i suoi materiali e superfici riciclati e Rachel Shaw Ashton, che lavora con la carta e ha creato un campo di Posidonia su carta ritagliata trattata con inchiostro e realizzato da Elizabeth Rose Langford.

Da Luigi XIV alla street art a Le Negresco di Nizza
Già all’entrata la Royal Lounge dell’Hotel Le Negresco di Nizza, (membro come tutti gli altri hotel segnalati in questa selezione dell’associazione di alberghi The Leading Hotels of The World che conta oltre 400 strutture di lusso in tutto il mondo) accoglie i suoi ospiti come uno straordinario museo. Il lampadario Baccarat con oltre 16.000 cristalli, commissionato e negli anni successivi donato dallo zar Nicola II, dà infatti il benvenuto nella struttura che fu frequentata abitualmente da Picasso, Dalì e Chagall. Presente e passato si mescolano costantemente: le sculture moderne di Niki de Saint Phalle sono giustapposte a opere storiche del regno di Luigi XIII, tra cui un ritratto del re Luigi XIV. Le Negresco nasce a immagine e somiglianza della sua creatrice, Madame Jeanne Augier, proprietaria dell’hotel dal 1957 al 2019. È proprio in quel periodo che si crea una vasta collezione di oltre 6.000 opere d’arte distribuite in tutto l’hotel. Ognuna delle 102 camere e delle 26 suite è stata inoltre personalizzata con mobili ispirati al regno di Luigi XIII fino ai giorni nostri. Ultima arrivata, tra le raccolte di opere ospitate in ognuna delle camere, la collezione “Street Art” dell’hotel, con arazzi di Pierre Frey, e “Médicis” in splendore rinascimentale. Più recentemente Le Negresco ha introdotto l'”Arty Kids Workshop” guidato dall’artista Youssef Boubekeur, che assume il ruolo di guida artistica, lavorando a fianco di The Art Kids Company.

Novanta artisti per il The Dolder a Zurugo
Ferdinand Hodler, Urs Fischer e Max Bill sono tra i tantissimi artisti esposti al The Dolder Grand di Zurigo, dove l’arte è sicuramente considerata una priorità con l’esposizione di circa cento opere di novanta celebri artisti. La cura della collezione d’arte è della stessa famiglia proprietaria dell’hotel, gli Schwarzenbach che hanno voluto che la maggior parte delle opere fossero a disposizione di tutti e quindi le hanno posizionate nelle aree pubbliche, accessibili a tutti gli ospiti.

A Londra non solo musei: l’arte si scopre anche negli hotel
Per gli appassionati d’arte Londra è una destinazione imperdibile. Ma se si vuole andare oltre Westinmister e la National Gallery, una possibilità è quella di coniugare la visita di musei, gallerie d’arte e siti storici di cui la città abbonda, alla residenza in Art Hotel come l’Oscar London. Situato nel cuore dello storico quartiere di Bloomsbury, sulla Southampton Row di Londra, L’Oscar è un gioiello architettonico a pochi passi da Theatreland, Soho e dal West End. Costruito all’inizio del XX secolo, l’iconico design barocco dell’hotel, con soffitti intonacati elaboratamente, caminetti intagliati e pannelli di quercia, è stato riportato al suo splendore originale. Oltre alla bellezza raffinata dell’hotel a fare la differenza c’è una collezione di opere d’arte di cui uno dei fiori all’occhiello è un dipinto di Frank Cadogan Cowper, Venetian Ladies Listening to the Serenade, in cui spicca una veduta veneziana. In tutto l’hotel, tesori antichi e fotografie di luminari come Roger Fry e Clive Bell offrono uno sguardo sui circoli artistici intellettuali del passato. I dipinti ad olio di Virgnia Woold, un’icona della letteratura, arricchiscono ulteriormente l’ambiente con un senso di storia letteraria. Entrando nella hall, gli ospiti vengono accolti da due grandi sculture figurative in bronzo massiccio in stile Art Nouveau risalenti al 1920 circa.

Ancora a Londra undici case a schiera georgiane caratterizzano come boutique hotel il Brown’s che si tuffa nella contemporaneità con le opere d’arte di Tracey Emin e Bridget Riley che decorano le pareti. Nella sala da pranzo principale dell’hotel, infatti, le opere di Tracey Emin sono esposte insieme a “Symbolic Impasse” di Toby Ziegler. Ma poiché l’hotel ha la fortuna di essere nel cuore di Mayfair, destinazione privilegiata per alcune delle gallerie contemporanee più interessanti della città, la direzione ha anche creato un esclusivo tour artistico del sabato mattina, condotto da un direttore di una delle gallerie locali. Il tour inizia sul posto con la collezione d’arte dell’hotel e prosegue accompagnando i visitatori in un tour nei dintorni di Mayfair. Il percorso si estende oltre le gallerie pubbliche e si spinge dietro le porte di magnifiche dimore d’epoca, fino ad uffici e studi privati.

I Samurai del Swexan di Dallas
Breve puntata negli Stati Uniti dove, a Dallas, c’è un hotel che accoglie la più grande collezione d’arte Samurai al mondo al di fuori dal Giappone. L’Hotel Swexan, infatti possiede una collezione che ha recentemente inaugurato la sua quindicesima mostra itinerante presso l’High Museum of Art di Atlanta. Ad oggi, la Collezione Samurai ha raccolto più di 1,5 milioni di visitatori in tutto il mondo. Inoltre, in tutto l’hotel sono esposte le sciarpe Hermès disegnate da Aline Honoré per la Collezione Samurai della famiglia.

L’Africa degli emergenti al Saxon Hotels, Villas & Spa di Johannesburg
Una collezione di oltre 200 opere d’arte testimonia la passione e l’appoggio che il Saxon Hotel tributa agli artisti affermati ed emergenti provenienti da tutta l’Africa. Inoltre offre agli ospiti itinerari suggeriti incentrati sull’arte che li incoraggiano a esplorare mentre visitano la città di Johannesburg, includendo la visita di famose gallerie d’arte sudafricane, offrendo così ai visitatori la possibilità di incontrare di persona artisti locali.
