ROMA – Apre il 18 novembre, alla Galleria dei Miracoli a Via del Corso 528, Roma, la personale di Maria Luisa D’Eboli, dal titolo Madre Arte, patrocinata dall‘Assessorato alla cultura del Comune di Roma, presentata dall’Associazione culturale Alelí.
Ospitata già con successo alla Pinacoteca Provinciale di Potenza, la mostra presenta al pubblico romano un corpus di circa venti opere di grande formato, che gravitano intorno al polittico Madre Arte, che dà il titolo alla rassegna e ne rappresenta il cuore.
I dipinti esposti – come sottolinea la storica dell’arte Alessandra De Simone – costituiscono “un traguardo di maturità e consapevolezza” nella carriera di Maria Luisa D’Eboli, “alla luce del quale tutta la produzione passata assume una nuova dimensione”, segnando anche “il punto di partenza di un’arte davvero inclusiva e corale che sottende un profondo ed immediato coinvolgimento”.

D’Eboli spiega che l’idea di Madre Arte nasce dalle sue riflessioni sul concetto stesso di Arte. L’opera – evidenzia l’artista – ha l’intento di “risvegliare la consapevolezza che l’arte è presente in ognuno di noi e si realizza ogni volta attraverso la ricerca dell’armonia nei più piccoli gesti della vita quotidiana”.
Presentazione critica ed eventi collaterali
L’inaugurazione della mostra, alle ore 17.00 del 18 novembre, a cura di Roberta Frate e Mario Tacinelli, includerà una presentazione critica di Alessandra De Simone, che offre al pubblico una prospettiva illuminante sull’esposizione.
Il 25 novembre, giorno del finissage, alle ore 17.00, è prevista invece la presentazione del libro di Fabio Morici Appena il tempo di andar via – Final cut.



Il percorso artistico di Maria Luisa D’Eboli
Originaria delle terre lucane, Maria Luisa D’Eboli attualmente vive fra Roma e Parigi. L’artista ha iniziato il suo percorso creativo nel 2009, con una mostra dedicata al tema della danza alla Torretta Valadier a Roma.
La sua sensibilità, plasmata dalla formazione classica nell’arte di Tersicore, si traduce in immagini intense che catturano il movimento sensuale di ballerine, l’incedere di barche a vela mosse dal vento fra le onde, cavalli al galoppo o musicisti intenti a far vibrare le corde dei loro strumenti con archi, che si confondono in uno sfavillio di luci.
Dopo il debutto a Roma, l’artista ha esposto in Francia, ha inoltre ricevuto il Premio Internazionale Spoleto Festival Art e riconoscimenti in sedi prestigiose come Potenza, Roma, Venosa, Chantilly e Parigi.
Vittorio Sgarbi su Maria Luisa D’Eboli
Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha scritto di Maria Luisa D’Eboli “monocromia e musicalità unica”, riferendosi al suo progetto The Shape of Sound. Iniziato nel 2015, questo progetto è stato realizzato nel 2018 e presentato al MACRO Museo d’Arte Contemporanea di Roma nel giugno 2019.