LUGANO – La mostra “Da Albrecht Dürer a Andy Warhol: Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich“, al MASI Lugano fino al 7 gennaio 2024, è un’occasione unica per scoprire la ricca Collezione di arte grafica dell’ETH Zürich.
In esposizione oltre 300 opere provenienti da una delle più significative raccolte svizzere di stampe e disegni.
Attraverso un percorso cronologico, la rassegna propone un viaggio attraverso le epoche, esplorando le opere degli esponenti di spicco della storia dell’arte europea, da Albrecht Dürer a Rembrandt van Rijn, da Francisco de Goya a Maria Sibylla Merian, da Pablo Picasso a Edvard Munch.
A rendere particolarmente interessante la mostra, è il confronto inedito tra i maestri del passato e gli artisti contemporanei come John M Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana Shahbazi e Christiane Baumgartner.
Oltre a mettere in luce una vasta gamma di tecniche grafiche, dalla xilografia all’incisione a bulino fino all’acquaforte e alla serigrafia, l’esposizione presenta anche disegni, fotografie e multipli. Ogni opera è accompagnata da informazioni, approfondimenti e curiosità sulle sue origini, funzioni e importanza nel contesto storico.
La Graphische Sammlung ETH Zürich
Fondata nel 1867 come collezione universitaria per studio e insegnamento, la Graphische Sammlung ETH Zürich rappresenta una delle istituzioni più rilevanti in Svizzera, ma anche all’estero, per quanto riguarda le stampe e i disegni dal XV secolo ai giorni nostri.
Il percorso espositivo
Il percorso espositivo apre con una parete decorata nello “stile Pietroburgo” su cui sono esposti autoritratti e ritratti di artisti. Da qui, il percorso si snoda attraverso opere storiche che coprono un ampio arco temporale, restituendo uno sguardo privilegiato sulla trasformazione delle tecniche e dei metodi artistici nel corso dei secoli.
Attraverso esempi come la cosiddetta “incisione di traduzione” del XVI secolo, che riproduceva dipinti e opere d’arte, oppure la nota xilografia Rhinocerus di Albrecht Dürer, emergono chiaramente le diverse funzioni che la grafica ha svolto nel corso della storia.
La mostra offre così una preziosa opportunità di riflessione sul processo creativo, il rapporto tra copia e originale e la trasmissione di motivi e iconografie.
La rassegna si conclude con opere come le xilografie della serie “Intimités” di Félix Vallotton, che affrontano tematiche intime e il rapporto tra uomo e donna. Da qui si passa a immagini emblematiche della pop art, come la celebre “Campbell’s Soup” di Andy Warhol, qui in mostra in una serigrafia realizzata dall’artista nel 1968.
La mostra, curata da Linda Schädler, Direttrice della Graphische Sammlung ETH Zürich, è arricchita da un catalogo in tre edizioni separate (italiano, inglese e tedesco), che approfondisce ulteriormente le opere esposte.