NAPOLI – Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la figura di Alessandro Magno (356 – 323 a.C.) è protagonista di una grande mostra aperta fino al 28 agosto 2023.
“Alessandro Magno e l’Oriente”, a cura di Filippo Coarelli e Eugenio Lo Sardo, è stata inaugurata in concomitanza con l’inizio della seconda fase esecutiva del restauro del celebre mosaico di Alessandro. Il restauro si potrà seguire nei prossimi mesi grazie a un ‘cantiere trasparente’ (chiusura lavori prevista, marzo 2024), visibile al pubblico, benché opportunamente delimitato e inaccessibile.

“Il MANN – spiega il direttore Paolo Giulierini – ha pensato a questa mostra, in primo luogo, per celebrare l’avvio del restauro del grande mosaico della battaglia tra Alessandro e Dario, proveniente dalla Casa del Fauno di Pompei. In secondo luogo, perché l’incontro con l’Oriente rappresenta la cifra della nostra politica culturale e cioè l’idea che un museo sia un vero ombelico del mondo, dove si confrontano culture, identità e storie”.
La mostra è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale afferma: “Il Macedone allievo di Aristotele è stato un condottiero e un conquistatore, certamente, ma anche un grande “esportatore” di cultura greca in Oriente e un grande “importatore” di costumi orientali in Occidente, ha costruito ponti di conoscenza tra civiltà diverse”. “
“Non posso togliermi dagli occhi le tante volte che da bambino e poi via via negli anni ho contemplato il suo volto nel celebre mosaico pompeiano che è custodito al MANN e che viene ora sottoposto a un importante restauro: ho immaginato le sue imprese, certo anche le sue battaglie vittoriose, ma soprattutto il suo intrepido inoltrarsi in mondi lontani sconosciuti”.

Statuetta di Alessandro su Bucefalo in combattimento. Probabile copia in miniatura del gruppo del Granico di Lisippo, I sec. d.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale Archivio fotografico MANN. Ph Giorgio Albano
Alessandro Magno re dell’Asia e dell’Europa
La mostra si svolge proprio nel luogo, il MANN, che più di ogni altro custodisce eccezionali e uniche testimonianze della vita e delle gesta dell’eroe macedone.
Alessandro Magno, in poco più di dieci anni, divenne re dell’Asia e dell’Europa. Da uomo e da filosofo, allievo del sommo Aristotele, amò l’uno e l’altro continente, promuovendo, dopo la conquista, la pace e l’unione dei popoli a lui soggetti.

Busto di Seleuco I di Siria, da Ercolano, Villa dei Papiri. I sec. a.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale

Vaso a forma di elefante in assetto da combattimento. I sec. d.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale Archivio fotografico MANN. Ph. Giorgio Albano
La mostra
Articolata in 2 spazi, l’Atrio monumentale e il Salone della Meridiana, con rimandi tematici nei tre giardini storici, la mostra presenta circa 170 opere provenienti da ogni angolo del mondo: dalla antica Persia al Gandhara.
Il visitatore viene condotto alla scoperta delle imprese di Alessandro e delle grandi civiltà del passato. Come un’impareggiabile popstar, Alessandro ha indossato gli abiti del faraone, quelli di Zeus, di Eracle, di Dioniso, di Shah di Persia, di raja di Taxila e dell’India.
L’esposizione presenta immediatamente raffigurazioni dello stratega macedone su busti, gemme, sculture, tra cui il busto-erma del Museo del Louvre, copia romana da un originale di Lisippo. Si prosegue nelle segrete stanze accolti da un enigmatico genio alato (conservato al Louvre).
Il peristilio e la sala principale della famosa Villa di Fannius Synistor di Boscoreale, uno dei più grandi enigmi della storia dell’arte, sono per la prima volta interamente ricostruiti e spiegati.
Nel Salone della Meridiana rari manufatti raccontano i Macedoni e i Persiani, tra cui lo straordinario Vaso dei Persiani, risalente alla seconda metà del IV sec. a.C., dove è rappresentato l’eterno conflitto, cantato da Omero e poi da Erodoto, tra Europa e Asia, tra Grecia e Persia.
L’esposizione prosegue con i viaggi di conquista e di scoperta di Alessandro, e con il racconto delle trionfali battaglie di annessione.

Persiano inginocchiato. Età augustea Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Archivio fotografico MANN. Ph Luigi Spina

“Vaso dei Persiani”, Seconda metà del IV sec. a.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Archivio fotografico MANN. Ph. Giorgio Albano
In questi spazi è ricomposto il gruppo di statue equestri marmoree, proveniente dal santuario di Giunone Sospita a Lanuvio, conservato in parte al British Museum, in parte a Lanuvio.
Diversi reperti ricordano anche i più fedeli collaboratori di Alessandro Magno. Tra questi Seleuco, guardia del corpo sempre al fianco di Alessandro in battaglia, raffigurato in un busto in bronzo dalla Villa dei Papiri.
Il capolavoro assoluto è però il grande mosaico pompeiano della Casa del Fauno, in cui si assiste all’impetuosa carica di Alessandro e alla fuga di Dario.
Durante il suo lungo viaggio verso Oriente (334-323 a.C.) Alessandro fondò molte città, universalmente ammirate per la grandiosità dello schema e la raffinata tecnica urbanistica. Tra queste Alessandria in Egitto, Alessandria Eschate, un tempo Leninabad, Bucefala in Pakistan.
Alcuni secoli dopo, nei regni Indo-Greci si giunse a un’inedita e duratura fusione di usi, costumi e religioni. Le grandi civiltà antiche d’Oriente, a loro volta, sono state recepite e assimilate dalla civiltà greco-latina. A Pompei nel secolo scorso si ritrovò una piccola e splendida statuina di divinità indiana di avorio.
Ad Alessandro si ispirarono Pompeo, Cesare, Augusto, copiarono i suoi modi e le sue soluzioni, si impossessarono dei monumenti e delle statue a lui dedicate.

I giardini storici del MANN e paesaggi di Alessandro
Nei giardini del Mann sono state ricreate le suggestioni di alcuni dei paesaggi conosciuti dal Macedone attraverso le piante, gli animali e i profumi con un progetto firmato dall’architetto paesaggista Silvia Neri in collaborazione con lo scenografo Paolo Pariota.
I paesaggi richiamati nei 3 giardini del MANN sono: la Grecia e la Macedonia nel Giardino delle Camelie, Persia e Asia Centrale nel Giardino delle Fontane, Egitto e India nel Giardino della Vanella.
Vademecum
29 maggio – 28 agosto 2023 scheda tecnica
Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Alessandro Magno e l’Oriente
29 maggio – 28 agosto 2023
Piazza Museo 19
orari
aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 18.30)
chiusura settimanale: martedì
biglietti
intero € 22: nominativo – valido per due giorni consecutivi di apertura del Museo
ridotto € 2: per cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni (limite di età da intendersi superato dal giorno successivo a quello del compimento del 25esimo anno d’età) e per i titolari di Bonus18app
Famiglia € 40.00 (due adulti)
Speciale € 11.00: titolari di Artecard (dopo aver esaurito gli ingressi gratuiti) / accompagnatore di abbonato OpenMANN
Gratuito: cittadini sotto i 18 anni, oltre alle categorie indicate dalla normativa vigente