La necropoli fu scoperta nel ‘700, successivamente venne più volte esplorata in differenti epoche, negli anni 1917/18 del secolo scorso i lavori di allargamento della via Ostiense hanno permesso una più puntuale documentazione del settore della necropoli, un ulteriore intervento di allargamento del 1933 portò lo scavo fino alle pendici della Rupe mettendo in luce i sepolcri attualmente visibili, tuttavia ad oggi non risulta ancora essere nota la sua estensione complessiva. Oggi la parte visitabile, annessa all’area verde del Parco Schuster, segue l’andamento nord/sud dell’asse della via Ostiense. Il sepolcreto rimase in uso dal I sec. a.C. fino al IV secolo d.C. e conserva straordinarie testimonianze materiali del passaggio dall’uso del rito funerario dell’incinerazione e quello dell’inumazione, tra la fine dell’età repubblicana e i primi due secoli dell’impero. I più antichi edifici funerari sono in prevalenza “colombari”, ovvero ambienti a pianta quadrangolare nelle cui pareti interne erano ricavate piccole nicchie, in file di più piani, per la deposizione delle urne cinerarie, mentre i livelli più recenti della necropoli documentano il suo utilizzo per le inumazioni.
In alcuni casi sono tuttora visibili tracce delle decorazioni dipinte, con alcuni elementi che si possono ricondurre ai proprietari delle sepolture ed altri che rimandano alle loro ideologie funerarie e religiose. I dipinti rappresentano inoltre una significativa testimonianza delle trasformazioni sociali, economiche e culturali, avvenute a Roma con l’avvento e la diffusione del Cristianesimo.
Il calendario delle visite previste per il 2016: 30 Gennaio; 27 Febbraio; 12 Marzo; 16 Aprile; 21 Maggio; 18 giugno (ore 11:30).
Le visite guidate saranno gratuite e verranno effettuate dagli archeologi della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.