ROMA – “Il cuoco di Arcimboldo, storie di chef e delle loro invenzioni” è il titolo del racconto con cui inaugura il format ARTperitivo, martedì 22 novembre 2022, alle 19.00, presso lo Spazio Fare al Mercato Centrale in via Giolitti 36, a Roma.

Curatrice di questo insolito appuntamento, che instaura uno stimolante e curioso dialogo tra arte, cibo e letteratura, è Fabiana Mendia.
Una storica dell’arte con la passione per il cibo
Storica dell’arte e giornalista, Mendia ha un lungo trascorso alle spalle che l’ha vista impegnata su più fronti in ambito artistico-culturale: dall’insegnamento alla critica d’arte, dal giornalismo a numerose collaborazioni con prestigiose riviste di divulgazione specialistica, sia culturale che gastronomica, come La Cucina Italiana, solo per citarne una.
Nel corso degli anni è dunque riuscita a mettere a frutto tutte le sue passioni con instancabile inventiva e desiderio di sperimentazione. Fondatrice dell’Associazione Arteindiretta si è fatta promotrice di diversi eventi, con l’intento di rendere l’arte e la cultura sempre più attrattive e seducenti, ma soprattutto fruibili a un pubblico il più eterogeneo possibile.
La sua ricerca attorno al binomio arte e cibo parte da lontano ed è stato un po’ il fil rouge della sua attività, come lei stessa racconta. “Già all’età di 19-20 anni scrivevo di gastronomia su Il Mattino di Napoli. Nella storia dell’arte è abbastanza facile trovare un collegamento con la storia della gastronomia, ho quindi abbracciato questa possibilità. Era secondo me un parallelismo molto interessante sul quale ragionare”.
D’altra parte, il cibo ha ispirato sin dall’antichità opere letterarie, pittoriche, scultoree e la cucina stessa è spesso stata pensata per stupire, dalle grandiose scenografie ideate per banchetti nobiliari all’equilibrio di forme e colori dei piatti contemporanei.



Il bello del gusto e il gusto di raccontare …
Il filone di approfondimento arte, cibo, letteratura trova per Mendia uno sbocco concreto in particolare a partire dal 2015 con l’Expo. È in quel momento, infatti, che la storica dell’arte porta avanti il suo progetto e registra il marchio IL BELLO DEL GUSTO – I pittori e i piaceri della tavola. “Con questo logo ho incominciato a organizzare una serie di incontri. Il primo è stato quello curato al Museo di Capodimonte di Napoli: una conferenza dal titolo Il seicento a tavola.
L’esaltazione del piacere estetico e il gioco dei sensi. In quel caso si trattava della narrazione di un secolo specifico, ma è stata soprattutto la prima occasione per collaudare un format che si è poi sviluppato in seguito, abbracciando diversi periodi storico-artistici”.
La conferenza partenopea è stata quindi replicata alla Fondazione Roma Museo del presidente avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, in occasione di una mostra sul Barocco, tra gli eventi collaterali all’esposizione. “Man mano, insomma, mi rendevo conto che c’era un vasto pubblico molto interessato al rapporto arte, cibo, letteratura. Una volta riscontrato questo ampio coinvolgimento, che mi ha dato anche un grande coraggio, sono andata avanti proseguendo con questo filone creativo”.
Molto attenta alla divulgazione Mendia, oltre ad aver insegnato per oltre 35 anni Storia dell’Arte in un liceo, lavorato come critica d’arte al Messaggero per 27 anni, ha avuto occasione di insegnare Storia dell’Arte a persone adulte della Scuola di Arti e Mestieri del Comune di Roma, “un’esperienza che mi ha dato la possibilità di sviluppare un metodo di comunicazione molto più articolato e improntato soprattutto a cercare di appassionare e affascinare, fornendo chiavi di lettura e strumenti che consentano anche un approfondimento autonomo”.

È invece il 2018 quando Mendia approda, con il progetto Il Gusto di Raccontare – L’arte di raccontare il cibo a tavola e nei dipinti al Mercato Centrale a Roma, spazio messo a disposizione dall’imprenditore Umberto Montano, da subito interessato alle sue ricerche. Il Gusto di Raccontare si trasforma anche in un progetto editoriale, una collana di 12 volumi editi da Timìa, “frutto di un lungo lavoro di ricerca molto approfondito e articolato”, sviluppata in diversi capitoli gastronomici, dal pesce fino ai dolci. Il progetto viene presentato anche a Palazzo Reale di Napoli con il MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, fino ad arrivare a Roma, allo Spazio RED di Feltrinelli.
L’esperienza alla Feltrinelli sfocia nel 2019 nel progetto ART Dinner, in cui il racconto del cibo nell’arte, attraverso dipinti di nature morte, tavole imbandite, viene abbinato anche a un percorso gustativo.
“I ‘condimenti’ essenziali di queste cene al RED Bistrot erano tre: le persone, le materie prime e la stagionalità. Gli alimenti che si trovavano in alcuni dipinti, che spaziavano dal mondo antico alla contemporaneità e che venivano da me raccontati e analizzati, si materializzavano poi nelle varie portate. Un’esperienza che potremmo quindi definire banalmente ‘multisensoriale’“.
I racconti artistici “venivano inoltre ‘interrotti’ dall’interpretazione da parte di un attore di testi letterari da me selezionati. Le serate, caratterizzate anche da titoli in stile futurista, cominciarono ad essere molto richieste, il pubblico rispondeva, infatti, molto bene a questo genere di proposta”.
Dall’ART Dinner all’ARTperitivo
Dall’ART Dinner al nuovo format ARTperitivo diciamo che l’evoluzione è stata in qualche modo quasi consequenziale, anche perché in parte già sperimentato nel 2019 (ART Apertif), con alcune serate che hanno visto protagonista, assieme ai racconti artistici, degustazioni di birra, vini e cocktail. “La pandemia ha poi inevitabilmente interrotto tutto”.
L’ARTperitivo di martedì 22 novembre darà il via a un nuovo percorso e sarà un viaggio artistico e letterario che percorrerà l’Italia e l’Europa nelle cucine dei ricchi e dei poveri, dal Rinascimento alla contemporaneità con “l’idea di abbracciare un arco temporale il più ampio possibile”.
L’approfondimento si focalizzerà sull’evoluzione del gusto, sugli alimenti e le ricette, non tralasciando le analisi sul mestiere, gli strumenti e le tecniche di coloro che le hanno realizzate, ovvero gli chef, analizzati e osservati nelle loro mille sfaccettature.
La rassegna di capolavori sarà sempre accompagnata, oltre che dall’aperitivo ovviamente, da letture di testi critici e letterari. “Questa volta non ci sarà Sergio Basile come attore, poiché in tournée con Il Malato Immaginario, le letture saranno invece a cura di Yuri Napoli” – specifica Mendia.

Un progetto in divenire
ARTperitivo è sicuramente un progetto in divenire, “ho già una lista di possibili titoli per altri appuntamenti, sto infatti cercando di mettere a fuoco tutte le possibili declinazioni”.
Sempre in collaborazione con Umberto Montano, che anche in passato ha messo a disposizione lo spazio del Mercato Centrale, gli ARTaperitivi – anticipa Mendia – “da gennaio, saranno probabilmente monotematici, puntando quindi su singoli prodotti gastronomici“, ma mettendo sempre e comunque al centro dell’esperienza vista, tatto, olfatto e palato.
Vademecum
ARTperitivo: Il cuoco di Arcimboldo, storie di chef e delle loro invenzioni
Martedì 22 novembre ore 19,00
Spazio Fare, Mercato Centrale, Via Giolitti 36, Roma
Dibattito d’arte + aperitivo + degustazione 25€a persona.
Per info e prenotazioni: info.roma@mercatocentrale.it – 06 46202900.
È possibile acquistare il biglietto direttamente su zerofila