ROMA – Il 10 ottobre si svolgerà “Domenica di carta”, iniziativa dedicata alla conoscenza del patrimonio cartaceo dei nostri Istituti di cultura. A tal proposito, alla vigilia dell’evento il ministero della Cultura lancia “Biblioteche d’Italia”, una campagna social per accompagnare i follower alla scoperta di manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi ancora spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche.
“Le biblioteche italiane – afferma il ministro della Cultura, Dario Franceschini – sono luoghi meravigliosi che custodiscono inestimabili collezioni di libri, manoscritti e documenti che sono ancora poco conosciute e valorizzate”. “Ecco perché – continua -servono nuove occasioni che avvicinino le persone a questo patrimonio: la ‘Domenica di carta’ va proprio in questa direzione perché apre al pubblico luoghi che devono diventare immancabili mete di visita per viaggiatori e famiglie. Per questo è importante un racconto del patrimonio archivistico e librario che ne faccia comprendere la ricchezza, e l’iniziativa che prende oggi avvio apre proprio questo percorso” – conclude Franceschini.
Il progetto
Il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari.
Dalla Marciana di Venezia, nata per essere la biblioteca più bella del mondo e impreziosita dallo opere di Tintoretto e Tiziano, al complesso monumentale dei Girolamini a Napoli, fino all’Universitaria di Cagliari che custodisce alcuni dei falsi più famosi della storia e le due Centrali di Roma e Firenze, le Biblioteche d’Italia aprono le loro porte per far conoscere al grande pubblico le loro sedi e le innumerevoli opere, frutto di un lavoro di archiviazione e catalogazione, di studio e di conservazione, ma anche di valorizzazione.
La prima uscita è prevista per giovedì 14 ottobre con la Biblioteca Palatina di Parma.