VENEZIA – Dal 14 aprile al 16 giugno 2024, Bottega Cini, il concept store nel cuore di Venezia, accoglie la mostra Nel vento della Poesia: l’Arte nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy, realizzata con il contributo della Fondazione Biblioteca di via Senato e la curatela del libraio antiquario Andrea Tomasetig.
Un artista poliedrico
Tipografo, grafico, pittore e poeta, figura eclettica che ha fatto del libro il suo strumento d’elezione, Alberto Casiraghy (1952) è maestro di antiche tecniche con cui da sempre si misura creando opere uniche, raffinate e affascinanti.
Autore di folgoranti aforismi, è anche prolifico editore con all’attivo oltre 12.000 titoli pubblicati. Non è, dunque, un caso che la mostra sia ospitata proprio a Venezia, capitale europea del libro nel Cinquecento.
La forza di Casiraghy risiede in questa contaminazione tra le arti che si esprime attraverso diverse forme: librini, incisioni, collage e libri d’artista. Per tale motivo è da considerarsi un artista a tutto tondo, nonché l’erede più vicino a Bruno Munari, suo primo maestro.


Un’accurata selezione di opere
L’esposizione veneziana presenta un corpus di circa 100 opere che documentano l’eterogenea attività di Casiraghy. L’accurata selezione dei pezzi, incentrata sul tema dell’Arte “d’obbligo in coincidenza con l’apertura della Biennale“, è frutto di una stretta collaborazione tra il curatore Andrea Tomasetig e Alberto Casiraghy. Insieme hanno selezionato le opere che meglio ne rappresentano la poetica e l’evoluzione artistica.
Animali antropomorfi e fantastici, figure umanoidi, bizzarre ma non inquietanti, paesaggi onirici e geometrie astratte popolano il suo universo artistico, vivificato da colori potenti ed esplosivi. Per Alda Merini, Casiraghy è “l’uomo del colore”, “un poeta della Natura, il cui lavoro richiama un surrealismo “gentile” e ironico, capace di aggredire con forza i luoghi comuni mentali e visivi e di imprimersi nella testa“.
Tra i pezzi esposti spiccano i celebri librini, chiamati da Casiraghy “pulcini“, proprio perché in formato miniatura, che l’artista pubblica da oltre 40 anni con le sue Edizioni Pulcinoelefante. “I pulcini – spiega Andrea Tomasetig – sono una sorta di prodotto perfetto nella contaminazione tra le arti: tipografia alla maniera di Gutenberg, pensiero e parola, grafica e arti varie, editoria”. “Raccolgo da anni, nella abituale frequentazione della ‘casa del mago’ a Osnago in Brianza, i librini più significativi sulla natura, l’arte (le arti) e il cibo. – Afferma il curatore – Altrettanto avviene con i pezzi unici di formato più grande che Alberto crea con continuità dall’epoca della pandemia e dell’isolamento forzato a cui siamo stati tutti costretti“.


Parte della rassegna è dedicata, proprio, alle grandi opere realizzate durante il periodo pandemico che convivono “armoniosamente e magicamente” con i librini, nonostante le differenti dimensioni.
Esposta, inoltre, una lunga serie di “Hommage” rivolti a grandi artisti del Novecento, da Man Ray e Marcel Duchamp a Joseph Beuys e Jiří Kolář, da Lucio Fontana e Piero Manzoni a Fausto Melotti e Bruno Munari.
La mostra accoglie anche diversi pezzi inediti particolarmente significativi. Dice Tomasetig: “Il colto editore Vanni Scheiwiller lo aveva scherzosamente definito ‘il panettiere degli editori’ perché è l’unico che stampa un libro in giornata. Casiraghy produce continuamente inediti, è difficile stargli dietro”. E ancora: “Come faccia a produrre opere sempre fresche e non ripetitive resta un mistero. Del Novecento ha visto tutto, ma non copia nessuno, pur privilegiando una linea surreal-dadaista e munariana“.
Un connubio armonico tra arte e spazio
Tutte le opere in mostra si inseriscono perfettamente negli ambienti della Bottega Cini. Lo spazio espositivo, raccolto ma elegante, è stato “sapientemente sfruttato alternando le edizioni Pulcinoelefante, dispiegate in due grandi vetrine e in una capace nicchia, con le opere incorniciate alle pareti“.
L’allestimento, curato dall’architetto Leo Guerra, valorizza al meglio le creazioni di Casiraghy. “Ha compiuto un’operazione ‘sartoriale’ – sottolinea Tomasetig – di sapiente ottimizzazione degli spazi dati, inserendo in modo vario e creativo opere e documenti che dialogano tra loro” in un percorso armonioso e suggestivo.
Naturalmente – racconta ancora Tomasetig – centinaia e centinaia di persone (autori di testi e artisti in primo luogo) hanno partecipato al catalogo, “ma il direttore d’orchestra è sempre lui. Oggi, sono arrivato alla conclusione che Casiraghy si è avvicinato al mito irraggiungibile dell’arte totale. Non a caso ho perseguito l’obiettivo di una mostra in coincidenza con la Biennale: è tempo di fare i conti con una personalità eccezionale nella sua connaturata modestia“.
L’esposizione, come suggerisce il curatore “va goduta e apprezzata nel suo insieme, come uno sforzo per restituire un’immagine unitaria dell’artista attraverso una chiave di lettura tematica importante, l’Arte“.


La mostra parallela ad Asolo
Parallelamente a Venezia, anche Asolo omaggia Casiraghy. Si tratta di una mostra, in programma dal 5 maggio 2024, che integra e completa quella veneziana, incentrata, però, sul tema del cibo e del bestiario nei suoi libri e nelle sue opere, offrendo dunque una visione più ampia del suo universo artistico.
“Il mangiare e il bere si intrecciano alla vita di ognuno di noi – spiega Tomasetig – ma nelle edizioni Pulcinoelefante esposte nella Galleria Browning a Asolo si privilegia l’aspetto letterario, filosofico, ironico. Spesso sono metafore che volano più in alto delle ricette che dilagano ovunque. I pensieri appartengono a scrittori, intellettuali, gastronomi (tra gli altri Aldo Buzzi, Alberto Capatti, Davide Oldani) e molte delle immagini che li accompagnano sono brillanti invenzioni grafiche. Casiraghy si rapporta alla sua maniera, difendendo gli ‘amici animali’ ridotti ad essere solo cibo e producendosi in uno straordinario ricco bestiario fatto di animali veri e fantastici, presenze sorprendenti in contesti surreali, che bene affiancano e completano le opere in mostra a Venezia“.
Progetti futuri
Nel frattempo, sono in programma progetti futuri legati all’opera di Casiraghy. Andrea Tomasetig sta, infatti, accarezzando l’idea di una grande mostra nel 2025 che possa essere una summa delle tre tappe realizzate finora a Milano (lo scorso autunno sul tema della Natura), Venezia e Asolo. “È giunto il momento, come sostenevo prima, di presentare nella sua complessità un artista totale come Alberto Casiraghy” – conclude il curatore.
Vademecum
Nel vento della Poesia: l’Arte nei libri e nelle opere di Alberto Casiraghy
Sede | Bottega Cini, Dorsoduro 860 A
Date al pubblico |
14 aprile 2024 – 16 giugno 2024
Orario di apertura | da venerdì a martedì 14:00 – 19:00
mercoledì e giovedì chiuso
Con il contributo della Fondazione Biblioteca di via Senato