ROMA – Martedì 28 maggio sono state presentate, presso l’Istituto Centrale per il Restauro a Roma, 600 opere d’arte rimpatriate dagli Stati Uniti dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), un patrimonio inestimabile che spazia dal IX secolo a.C. al II secolo d.C., del valore economico stimato in circa 60 milioni di euro.
Si tratta di reperti archeologici, beni archivistici e numismatici, molti dei quali provenienti da scavi clandestini e furti in chiese, musei e collezioni private nel centro-sud Italia. Tra questi spiccano: un grande calderone bronzeo decorato con teste di grifo, lastre etrusche dipinte, una statua in bronzo di un principe ellenistico e un mosaico romano con Orfeo e gli animali.
L’allestimento temporaneo delle opere è stato curato dalla Direzione generale Musei, insieme ai Carabinieri TPC.
Un impegno internazionale
Il successo dell’operazione si deve alle indagini condotte dai Carabinieri TPC in collaborazione con diverse Procure della Repubblica italiane, il New York District Attorney’s Office e l’Homeland Security Investigations (HSI) statunitense.
Alla presentazione delle opere hanno preso parte diverse autorità: il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi; il Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Gen. D. Francesco Gargaro; il capo della Procura di Manhattan, Col. Matthew Bogdanos; il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma dei Carabinieri, il Gen. C.A. Massimo Mennitti; l’Ambasciatore degli Stati Uniti a Roma, Jack Markell. Presenti, tra gli altri, il Direttore generale Musei del MiC, Massimo Osanna, e il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiC, Luigi La Rocca.
Strumenti tecnologici e Intelligenza Artificiale
Per il recupero delle opere, i Carabinieri TPC si sono avvalsi della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con oltre 7 milioni di oggetti censiti. Di particolare rilevanza è l’uso del “Stolen Works Of Art Detection System” (S.W.O.A.D.S.), un innovativo sistema di intelligenza artificiale che monitora costantemente il web e i social network per individuare opere d’arte trafugate.
Secondo l’ultimo rapporto sull’attività svolta nel 2023, diffuso nei giorni scorsi dal TPC, sono stati recuperati 105.474 mila beni d’arte dal valore stimato di oltre 264 milioni di euro.
I commenti
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha elogiato l’azione dei Carabinieri TPC, definendoli “una vera eccellenza investigativa della Nazione“. “Riportare in Italia questi beni – ha sottolineato – permetterà anche di sanare tante ferite che si sono aperte negli anni nei territori dove sono stati trafugati, privando le comunità di pezzi importanti della loro identità. Fondamentale, anche in questa lunga e articolata attività, è stata la ‘Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’ del MiC, che rappresenta il più grande archivio al mondo di beni d’arte rubati, con informazioni su oltre 7 milioni di oggetti censiti, di cui oltre 1.3 milioni di opere da ricercare”.
Il Sottosegretario Mazzi ha evidenziato come il rimpatrio di queste opere rappresenti “un altro traguardo significativo” nella protezione della cultura e dell’identità nazionale italiana. Massimo Osanna, Direttore generale Musei, ha aggiunto: “Nei prossimi giorni gli studenti di alcuni istituti scolastici potranno visitare l’esposizione temporanea dei reperti allestita presso l’ICR, per continuare a stimolare la sensibilità dei giovani nei confronti di temi fondamentali quali la legalità e il valore del nostro patrimonio”.
Operazione “Symes”
L’operazione “Symes”, iniziata nel 2007, ha permesso il recupero di circa 900 reperti archeologici, legati al noto trafficante internazionale Robin Symes. Grazie alla cooperazione con la Procura di New York e l’HSI, è stato possibile rimpatriare numerosi beni, tra cui sculture, gioielli e bronzetti di inestimabile valore storico – ha rammentato Luigi La Rocca, Direttore generale Archeologia, belle arti e paesaggio.
L’Ambasciatore americano Markell ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti nella salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, sottolineando l’importanza dell’accordo bilaterale con l’Italia per combattere il traffico di antichità. Questo impegno continuerà a proteggere, preservare e promuovere la cultura e le arti.