ROMA – Nell’ambito della mostra DACIA. L’ultima frontiera della romanità, ospitata al Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano fino al 21 aprile, è esposta la monumentale installazione “Columna mutãtio – LA SPIRALE“.
Ideata dall’artista Luminiţa Țăranu, l’opera è un’omaggio alla grandiosità e alla complessità della Colonna di Traiano. Esposta nel Chiostro piccolo della Certosa di Santa Maria degli Angeli, l’installazione fa parte integrante della narrazione della mostra.
L’opera si inserisce, infatti, in un contesto di dialogo continuo tra passato e presente, tra valori storici, artistici e archeologici, creando un legame tangibile tra l’antica Dacia e l’Italia contemporanea. Se in origine la Colonna Traiana celebrava le vittorie romane sulla Dacia, oggi rappresenta un simbolo di connessione e amicizia tra Italia e Romania, oltre che un richiamo alla multiculturalità.
Il messaggio di mutazione storica
La “mutazione” di significato che l’artista intende trasmettere con questo lavoro è un invito alla riflessione sulla natura mutevole della storia e sulle sue implicazioni nel presente. Luminiţa Țăranu esplora le trasformazioni concettuali della Colonna di Traiano nel corso dei secoli, trasformando il monumento in un simbolo multiculturale e universale.
“Mi sono ispirata alla dinamica concettuale di Apollodoro di Damasco, il progettista della Colonna di Traiano, che ha immaginato il fregio marmoreo come un itinerarium pictum arrotolato attorno all’asse del fusto di una colonna. – Racconta l’artista – Interpretando in forma essenziale la gestualità del movimento ‘a spirale’ del fregio, ho pensato la mia installazione come uno srotolamento di un nastro, come un itinerarium pictum srotolato, ma in orizzontale. Questo aspetto dinamico è stato raggiunto attraverso la “’torsione forzata’ delle 7 SPIRE, realizzata attraverso approfonditi calcoli dall’Architetto Pietro Bagli Pennacchiotti, che suggerisce l’avvolgimento di un nastro intorno ad un fusto di una colonna che è stato poi tirato via, un continuum che si genera e genera immagini limitate in un tempo indefinito“.
“Il rapporto ‘fisico’ materico con la Colonna Traiana è informale. – Aggiunge Luminiţa – Ho scelto di creare un’opera leggera, ispirandomi anche ai calchi della Colonna Traiana, la prima copia realizzata nei laboratori Vaticani nella seconda parte dell’Ottocento, che si trova al Museo della Civiltà Romana a Roma, risultando un’opera di massima sintesi strutturale e raffigurativa, snodata e svuotata di materia, ridotta alla pura geometria“.
L’installazione
L’installazione è composta da 7 Spire, considerando che in antichità, il numero 7 era considerato numero magico. Ogni Spira racconta un percorso che partecipa all’intera narrazione.
Realizzata tra il 2015 e il 2017 interamente in alluminio, l’installazione di Luminiţa si distingue per la sua leggerezza e la sua forma serpeggiante. La ripetizione ritmica delle icone protagoniste evoca il concetto di serialità presente nell’arte romana e contemporanea, mentre la tecnica della pittura serigrafica a strati conferisce profondità e tridimensionalità all’opera.
Il contrasto tra il bianco delle scritture, vicine al carattere lapidario Romano, e il nero dei disegni simbolici evoca il senso del dramma, ma in un modo contenuto e riflessivo, con tracce di gioia, sentimento tipico dei Daci prima di affrontare il sacrificio. Il lato esterno invece ha un impatto cromatico intenso che evoca la forza della vita in un “mondo a colori”, ispirato al mondo Romano e al mondo Dace.
“Attraverso più di 50 disegni, attraverso la metamorfosi, – sottolinea l’artista – ho interpretato alcune rappresentazioni marmoree del fregio della Colonna Traiana e della statuaria dei Musei della Romanità a Roma, da cui mi sono ispirata, creando simboli che, ripetuti, diventano icone. I simboli, le icone e le scritture sono gli strumenti della sua personale evocazione, per costruire una nuova storia che non contraddice né riproduce, ma affianca l’opera originale da un’ottica libera e immaginativa“.
L’opera è stata esposta per la prima volta ai Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali, Roma, nella personale dell’artista e al contempo come parte artistica contemporanea della grande mostra di archeologia: Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa, tra il 20 novembre 2017 e il 18 novembre 2018.
Il percorso artistico di Luminiţa Țăranu
Luminiţa Țăranu, nata in Romania e residente in Italia dal 1987, attraverso il suo percorso artistico incentrato sulla metamorfosi e il dialogo tra antico e contemporaneo, continua a stimolare il dibattito e l’interazione tra le culture. La sua opera, esposta in numerose mostre internazionali, rappresenta un invito alla riflessione e alla contemplazione della complessità dell’esperienza umana nel corso della storia.