VENEZIA – Da Vivarini a Tiepolo. Nuove acquisizioni per le Gallerie dell’Accademia, è l’esposizione a cura di Michele Nicolaci, che apre al pubblico dal 22 giugno al 1° ottobre 2023.
La mostra presenta le nuove acquisizioni del Museo veneziano: dieci opere fino ad adesso inedite appartenenti a collezioni private o inaccessibili, comprate di recente dallo Stato per oltre un milione di euro.
«Si tratta – spiega il direttore Giulio Manieri Elia – di opere diverse tra loro sia nella tipologia, dalle tavole di polittici rinascimentali ai disegni, sia nella cronologia, dal Rinascimento dei Vivarini al Settecento di Giambattista Tiepolo, ma in ogni caso parliamo di integrazioni molto significative per le Gallerie dell’Accademia».
I nuovi capolavori delle Gallerie dell’Accademia
Tra i capolavori acquisiti sarà possibile ammirare il dipinto inedito Sansone e Dalila della straordinaria pittrice veneziana Giulia Lama; le tre tavole di Bartolomeo Vivarini che si aggiungono a quelle già in collezione del Polittico dei Tagliapietra. E poi ancora un disegno di Giambattista Tiepolo, il primo acquisito dalle Gallerie che raffigura due teste di fantasia.
Le Gallerie dell’Accademia sono diventate anche proprietarie della Coppia di amanti (La dichiarazione) di Bonifacio de’ Pitati; della tela di notevoli dimensioni con Cristo davanti a Caifa di Pietro Ricchi; di una Scena della vita di San Pietro Martire di Antonio Vivarini e di un’inedita e piccola tela di Francesco Fontebasso.
Pietro Ricchi (Lucca, 1606 – Udine, 1675) Cristo davanti a Caifa 1635-1645 circa Tela Cat. 2057 Provenienza: mercato antiquario, acquisto 2022
Le acquisizioni da parte dello Stato e delle Gallerie dell’Accademia
Le opere sono state acquistate grazie ai fondi in dotazione alla Direzione Generali Archeologia Belle Arti e Paesaggio e alla Direzione Generale Musei, nel triennio 2021-2023, per un impegno di spesa complessivo superiore al milione di euro.
Tra le somme più significative ci sono le tre tavole di Bartolomeo Vivarini, acquistate in trattativa privata per 500 mila euro.
L’inedita tela di Giulia Lama raffigurante Sansone e Dalila, – spiega una nota del Museo – è stata invece comprata come acquisto coattivo all’esportazione per il valore di 90 mila euro.
Mentre il bellissimo foglio recto/verso ha un valore di 34.800 euro.
Il dipinto di Bonifacio de’ Pitati e la piccola tela di Francesco Fontebasso sono state acquisite dalle Gallerie dell’Accademia da un’eredità fallimentare, precedentemente oggetto di un’indagine del Nucleo dei Carabinieri per la Tutela Patrimonio Culturale di Venezia.