Il grosso pesce è all’amo fra le braccia robuste del pescatore. Non nuota fra le acque cristalline che nell’immaginario occidentale sono l’essenza delle Seychelles. Perché George Camille, forse il suo artista più conosciuto in Italia grazie alla partecipazione a tre Biennali d’Arte a Venezia, di questo arcipelago che fa sognare il mondo con i suoi paesaggi paradisiaci non ha voluto raccontare attraverso le sue opere l’aspetto più scontatamente iconografico, ma scendere nel profondo di una terra contesa per secoli da inglesi e francesi, indipendente dal ’76, di una struggente bellezza e che dipende ancora, ovviamente dopo il turismo, dalla pesca, dalle coltivazioni di noci di cocco e dalle spezie pregiate.
Di una terra così, in cui gli occidentali si ostinano a vedere solo tramonti di fuoco e paesaggi da cartolina, Camille racconta uomini e donne strappati ai loro gesti abituali e quotidiani, oche, tartarughe, uccelli, gechi e galli che si aggirano coloratissimi su grandi tele o prendono forma nella materia di sculture armoniche e concrete.
Fino al 30 giugno Seychelles my soul sarà alla Fine Art Gallery a Palazzo Ferrini-Cini di Piazza d Pietra. La prima personale a Roma di George Camille, curata da Gina Ingrassia, catalogo Pandion Edizioni, che sperimenta con disinvoltura svariate tecniche artistiche, sembra quindi raccontare una realtà più sfaccettata di quella che ci saremmo aspettati. Più consapevole di una Natura che può essere compromessa, di un rapporto con l’uomo che può portare a sfruttamento e distruzione, dove Acqua e Terra non sono solo Blu e Verde ma anche lavoro, fatica, tradizioni, cultura millenaria anche se ancora misconosciuta. Abilissimo nella pittura su tela con l’acrilico, ma curioso con il collage, la grafica e l’incisione (che appare sia su carta e su rame), George Camille ha riempito gli spazi della piccola ma affascinante galleria in pieno centro storico della capitale anche con acquerelli, sculture, installazioni. Ha intrecciato fili metallici con il tessuto e alcuni oggetti riutilizzati che sembrano provenire da altre vite. Lavori nuovi e recenti sono stati affiancati alla sua produzione precedente, in questa prima volta romana promossa da Tourism Seychelles in Italia e George Camille Art Studio e realizzata con il coordinamento generale di Pandion edizioni e Inmagina e la partecipazione di Comediarting, con il sostegno di Etihad Airways e Four Seasons Natura e Cultura tour operator.
Non si tratta di preservare solo un patrimonio naturalistico unico al mondo, che già da tempo ha cominciato a lottare contro gli effetti del cambiamento climatico incentivando una sostenibilità turistica anche grazie al sostegno di istituzioni molto sensibili a questo tema. George Camille sembra volere preservate soprattutto un universo complesso e sfaccettato come i tanti colori e le tante tecniche che utilizza, specchio di paese dove il cattolicesimo si mescola a stregoneria e malocchio, dove la lingua è un mix di francese, inglese e creolo ma ha accolto senza problemi influenze africane. Dove l’ecosistema, e i suoi animali, si sono protetti meglio che in altri paradisi naturali per un isolamento storico e la popolazione sa essere accogliente e colorata, proprio come le figure che popolano l’immaginario artistico di Camille.
INFO
GEORGE CAMILLE. Seychelles my soul
28 Piazza di Pietra Fine Art Gallery
Palazzo Ferrini-Cini Piazza di Pietra, 28 | Roma
06.94539281
9 | 30 giugno 2023
Lunedì̀ 16.30 – 20
Martedì – sabato 11 – 13 | 16.30 – 20 e su appuntamento.
Lunedì mattina e domenica chiuso
Libero
Tourism Seychelles in Italia George Camille Art Studio
Ethiad, Four Seasons Natura e Cultura Casale del Giglio
Inmagina e Pandion edizioni Comediarting
a cura di Gina Ingrassia
Pandion edizioni