Un capolavoro del Rinascimento italiano torna al suo splendore grazie all’intervento di Friends of Florence e all’abilità dei restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure
FIRENZE – Dopo un accurato restauro conservativo durato circa dieci mesi, il gruppo bronzeo di Donatello raffigurante “Giuditta e Oloferne” è tornato ad essere esposto nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio a Firenze. L’intervento, reso possibile grazie al generoso sostegno di Friends of Florence, ha permesso di riportare in luce la bellezza e la potenza espressiva di questa scultura, simbolo della libertà fiorentina.
Un restauro complesso e articolato
Il restauro, condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze sotto la direzione di Nicola Salvioli, si è articolato in due fasi. La prima, iniziata nel 2023, ha preceduto la mostra “Donatello. Il Rinascimento” a Palazzo Strozzi. In questa fase, è stata eseguita una spolveratura accurata e una documentazione ravvicinata dell’opera, con l’utilizzo di tecniche avanzate di fotografia e rilievo digitale.
La seconda fase, avviata dopo la mostra, ha visto una revisione conservativa generale del bronzo. Sono state rimosse le patine di alterazione che si erano accumulate nel corso dei secoli, utilizzando metodi di pulitura chimica e meccanica controllati. Inoltre, è stata effettuata una revisione del basamento lapideo del gruppo bronzeo.
Nuove scoperte sulla tecnica di Donatello
Il restauro ha anche permesso di approfondire le conoscenze sulla tecnica esecutiva di Donatello. In particolare, sono state individuate nuove tracce di doratura a foglia che erano originariamente presenti sulla scultura. Queste tracce, che si trovano in diverse aree del bronzo, per un totale di circa 13 cmq, confermano l’utilizzo frequente della doratura da parte di Donatello nelle sue opere. Inoltre, sono stati raccolti nuovi dati sull’assemblaggio del bronzo, che hanno permesso di comprendere meglio il processo creativo dell’artista.
Un’opera simbolo della libertà fiorentina
“Giuditta e Oloferne” è una delle opere più importanti di Donatello. Realizzata tra il 1457 e il 1464, fu commissionata da Piero de’ Medici e originariamente collocata nel giardino di Palazzo Medici Riccardi. Nel 1495, dopo la cacciata dei Medici, la scultura fu trasferita a Palazzo Vecchio e divenne un simbolo della libertà fiorentina. La figura di Giuditta, che con coraggio e determinazione uccide il generale assiro Oloferne, rappresenta la vittoria del bene sul male e della libertà sulla tirannia.
L’impegno di Friends of Florence
Friends of Florence è una fondazione no profit che da anni si impegna nella tutela e valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino. Il restauro di “Giuditta e Oloferne” è solo uno dei tanti progetti sostenuti dalla fondazione, che ha contribuito a restaurare numerose opere d’arte in città. Tra i lavori più recenti, si ricordano il restauro del “Putto con delfino” di Andrea del Verrocchio e delle pitture della sala del museo in cui è esposto, nonché il restauro di Palazzo Davanzati.
“Siamo molto felici di aver sostenuto il restauro della scultura di Giuditta e Oloferne di Donatello, un’opera fondamentale non soltanto per la storia fiorentina, ma per l’arte e la cultura mondiale”, ha dichiarato la Presidente di Friends of Florence Simonetta Brandolini d’Adda. “In questo modo essa potrà continuare a mostrarsi alle generazioni presenti e future in tutta la sua potente bellezza“.