NAPOLI – Gli splendidi affreschi della Casa dei Vettii a Pompei si trasformano in foulard ecologici, realizzati con tessuti in filato d’ortica tinti con pigmenti naturali provenienti da piante antiche.
Si tratta di un progetto che nasce dalla collaborazione tra l’artigiano tintore Claudio Cutuli dell’associazione Intrecci Creativi e il Parco archeologico di Pompei.
Oltre a incarnare l’essenza della tradizione artigiana italiana, questa iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione e recupero sostenibile del patrimonio antico, con il 50% dei proventi destinato al restauro di preziosi manufatti del Parco.

La partnership che unisce passato e presente
L’iniziativa si colloca all’interno del progetto di Azienda agricola Pompei, promosso dal Parco archeologico.
Questo progetto, votato alla riqualificazione e valorizzazione delle aree verdi del Parco, abbraccia una vasta gamma di attività agricole, dalla coltivazione di olive e uva, alla floricultura, frutticoltura e cerealicoltura, con l’aggiunta di apicoltura, pascolo, coltivazione boschiva e vivaistica.
Ogni passo è mirato a tutelare la biodiversità e promuovere l’educazione ambientale, rispettando le antiche tecniche agricole, nel pieno rispetto della natura archeologica del sito.
L’arte tintorea, le sue radici nell’antichità per un progetto sostenibile
L’arte tintorea, fulcro dell’iniziativa, affonda le sue radici nell’antica Pompei, con le sue fulloniche e lavanderie, dove tutto era ecologico e naturale. Questa pratica, che si tramanda da quasi due secoli, rappresenta un’eccellenza della tradizione artigiana italiana. La partnership tra Claudio Cutuli e il Parco archeologico di Pompei è una testimonianza di come l’archeologia del 21° secolo non sia solo ricerca storica, ma anche un’indagine sulla sostenibilità, ambientale, sociale e gestionale.
Il processo creativo: dal filato all’opera d’arte
I foulard, realizzati interamente a mano su antichi telai, sono il risultato di un processo meticoloso che utilizza materie prime vegetali selezionate. La tecnica tintoria impiegata rispecchia quella utilizzata in epoca romana: la Rubbia tinctorum per il rosso e il rosa, il sambuco per il nero e il grigio, e il mallo di noce per il marrone e i toni naturali. Ogni foulard, confezionato con cura e dedizione, raffigura scenari provenienti dal salone degli amorini della Casa dei Vettii.
Preservare il futuro attraverso l’ecosostenibilità
Il Maestro Claudio Cutuli sottolinea l’importanza di coniugare rispetto per l’ambiente e attività tessili in un settore spesso poco attento all’ecosostenibilità. Pompei, con la sua ricchezza storica e naturale, offre un’opportunità unica per tutelare il futuro del nostro pianeta e trasmettere alle future generazioni la conoscenza “di quello che ci circonda, di quello che siamo stati e di quelli che vorremmo che fosse il nostro futuro”.