ROMA – È stata presentata nella Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, la mostra Guercino. Il mestiere del pittore in programma nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino dal prossimo 23 marzo fino al 28 luglio 2024.
Ha aperto i lavori Mario Turetta, Segretario generale del Ministero della Cultura, che ha definito l’evento tra i più importanti del 2024, anche per la peculiarità di indagare il mestiere del pittore nel lato meno considerato: quello economico, degli scambi che rendono possibile vivere del proprio talento. Argomento spesso tralasciato sul quale invece il pubblico s’interroga, conscio della difficoltà di mantenersi per l’artista.
La conferenza stampa è stata arricchita dagli interventi del Direttore generale Musei Massimo Osanna, e delle due curatrici della mostra, Annamaria Bava dei Musei Reali e Gelsomina Spione dell’Università di Torino.

L’esposizione torinese
L’esposizione, prodotta da CoopCulture con Villaggio Globale International, cade all’indomani della riapertura della Pinacoteca Civica di Cento, dove l’artista era nato, e in un periodo di grande attenzione e di rinnovati studi sull’opera e la figura di Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino, perché era strabico. Nato nel 1591 morì nel 1666, un’età per quei tempi veneranda.
Ai Musei Reali di Torino saranno esposte oltre 100 opere di Guercino e di artisti coevi, come i Carracci, Guido Reni e Domenichino, provenienti da più di 30 importanti musei e collezioni – tra cui il Prado e il Monastero dell’Escorial – che illustrano la genialità del Maestro emiliano e insieme raccontano il lavoro e la vita dei pittori del Seicento, dando forma a un affascinante affresco sul sistema dell’arte.
Il visitatore potrà capire le sfide della professione, i sistemi di produzione, l’organizzazione delle botteghe, le dinamiche del mercato e delle committenze, i soggetti e i temi più richiesti.
Tra le novità, per la prima volta dopo 400 anni, si potranno ammirare riunificati i dipinti commissionati a Bologna al Guercino da Alessandro Ludovisi, futuro papa Gregorio XV: legame che certamente fu risolutivo per la vita dell’artista.
Undici sezioni, affascinanti ed esaustive, ripercorrono l’attività e l’arte di Guercino, dalla sua formazione alla piena maturità. E insieme al protagonista ruota il mondo del suo tempo con quel lascito che ancora oggi meraviglia ed emoziona.