MILANO – In occasione del centesimo anniversario della nascita di Helmut Newton (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004), posticipata a causa della pandemia, apre finalmente a Palazzo Reale a Milano, la grande retrospettiva dedicata al fotografo, dal titolo Legacy.
Curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia a Venezia, la mostra ripercorre, attraverso 250 fotografie, riviste, documenti e video, l’intera carriera di Newton, uno dei fotografi più amati e discussi di tutti i tempi.

Il percorso in capitoli cronologici
L’esposizione è stata suddivisa in capitoli cronologici che consentono una più immediata comprensione di tutte le fasi ed evoluzioni della vita e della carriera di Newton, dagli esordi fino agli ultimi anni di produzione.
Si parte dunque dagli anni sessanta, quando a Parigi il fotografo raggiunge il suo stile inimitabile. Qui realizza una serie di fotografie delle produzioni dello stilista André Courrèges, e sviluppa intense collaborazioni con Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld.

Le diverse commissioni da parte di riviste internazionali lo spingono a viaggiare a Venezia, Londra, Milano, Roma, Montréal e Tunisi.
Negli anni settanta, uscendo dai canoni della fotografia di moda classica, realizza immagini sempre più provocatorie, stravolgendo set e impiegando modelli e stylist in modo non convenzionale, testando i limiti sociali e morali, fino ad arrivare a ridefinirli.
La sua ispirazione per questi scatti viene dalle fonti più disparate: il surrealismo, i racconti di fantasia di E.T.A. Hoffmann, le trasformazioni viste nel film Metropolis di Fritz Lang.


Gli anni ottanta sono invece quelli dell’innovativa serie Naked and Dressed e dei celebri Big Nudes. Ma anche della realizzazione di una propria rivista di grande formato, «Helmut Newton’s Illustrated», costituita da quattro numeri pubblicati a intervalli irregolari.
I novanta si caratterizzano per un approccio ancora più innovativo e all’avanguardia. Il fotografo lavora per grandi commissioni e campagne pubblicitarie di stilisti quali Chanel, Thierry Mugler, YSL, Wolford, e clienti come Swarovski e Lavazza.
L’ultima selezione di scatti vede intrecciarsi ancora una volta, nel modo unico di Newton, i principali temi approfonditi nel corso della sua carriera: la moda, il nudo e il ritratto.

L’allestimento con materiali sostenibili
Il progetto di allestimento prevede l’impiego di materiali sostenibili – riciclati, riciclabili e riutilizzabili: il rivestimento della pavimentazione è una moquette di nylon rigenerato ECONYL® realizzato dal Gruppo Aquafil con Radici; le pareti hanno pannellature in MDF rivestite da tessuto di cotone fornito da Tessuti di Sondrio/Gruppo Marzotto.
A fine mostra i tessuti diventeranno parte del Best Stock di Cittadella dell’Arte Fashion Best – Fondazione Pistoletto Onlus. Una speciale Tote bag disegnata da Tiziano Guardini, sustainability consultant della mostra, è stata realizzata in Vegea, tessuto simile alla pelle ricavato dagli scarti dei processi di vinificazione.

La mostra è accompagnata dal catalogo Helmut Newton Legacy, pubblicato da Taschen in edizione trilingue (inglese, italiano e francese).