BERGAMO – In uno dei momenti più critici della prima guerra d’indipendenza, il feldmaresciallo Johann Josef Radetzky, Governatore militare della Lombardia, ordina il trasferimento urgente di un battaglione di fanteria da Bergamo a Milano. La situazione a Milano, teatro di crescenti tensioni e insurrezioni, richiede rinforzi immediati: “La rivolta a Milano sta assumendo caratteri così gravi che sono costretto a trasferire qui nuove truppe“, scrive Radetzky nella lettera manoscritta, datata 19 marzo 1848.
Il recupero e la restituzione del documento
Questo documento, diretto al Comando militare di piazza di Bergamo, segnava l’invio del battaglione di fanteria comandato dall’Arciduca Sigismondo a Milano, lasciando Bergamo con una sola guarnigione. La missiva, firmata da Radetzky stesso, testimonia l’urgenza e la gravità degli eventi di quei giorni.
Oggi, questo importante pezzo di storia è stato restituito all’Archivio di Stato di Bergamo dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza. Il documento, di notevole rilevanza storica, era stato individuato in vendita presso un’attività commerciale estera. Grazie alla sinergia tra le Istituzioni italiane, è stato possibile recuperare e riportare in patria questo prezioso reperto.
La conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale
La consegna è avvenuta nelle mani del Direttore dell’Archivio di Stato di Bergamo che garantirà la sua conservazione e futura fruibilità per la cittadinanza. Questo evento – si legge in una nota dei Carabinieri – sottolinea l’importanza della protezione dei beni archivistici, pilastri fondamentali del patrimonio culturale italiano. La tutela di questi documenti “è un dovere prioritario di tutte le Istituzioni per preservare un’eredità di valore inestimabile”.