FIRENZE – ADal 15 marzo al 9 giugno 2024, il Museo Novecento di Firenze ospita la mostra La stanza vede. Disegni 1973-1990, dedicata all’opera grafica di Jannis Kounellis, uno dei grand protagonisti dell’arte del Novecento. Curata da Dieter Schwarz, con la direzione artistica di Sergio Risaliti, direttore del Museo fiorentino, l’esposizione presenta un centinaio di disegni su carta, per lo più a china, matita e carboncino, realizzati tra gli anni Settanta e Ottanta.
Linee, simboli e archetipi in Jannis Kounellis
“Come è noto – spiega Risaliti – il disegno ha un ruolo centrale nella storia dell’arte fiorentina e, a partire dal 2018, il Museo Novecento ha organizzato numerose mostre dedicate alla relazione che i grandi artisti del Novecento e della contemporaneità hanno e hanno avuto con l’arte grafica, un rapporto spesso quotidiano e poco conosciuto, quasi intimo“. “La mostra di Jannis Kounellis – aggiunge – si inserisce in questo percorso progettuale ed è l’occasione per la città di Firenze di rendere omaggio ad un grande artista a pochi anni di distanza dalla sua scomparsa, avvenuta nel 2017. La selezione di disegni qui esposta apre alla possibilità di accedere al mondo fantastico e poetico di Kounellis, ai suoi sogni e ai suoi incubi, al labirinto delle sue immaginazioni e delle sue suggestioni, ai suoi archetipi figurativi e alle sue più ricorrenti iconografie, al quell’intrecciarsi di memorie arcaiche e immagini moderne, che nel crogiuolo della sua anima di pittore rinascono sotto altra specie come presenze nuove e misteriose allegorie”.
La mostra permette, dunque, di esplorare l’arte enigmatica di Kounellis, un “poeta muto, un pittore cieco, un musicista sordo“, come lui stesso si definiva, le cui opere sono drammaticamente epiche e misteriose. Le parole di Kounellis invitano a riflettere sull’ombra, sul dramma e sulla dignità umana, offrendo un contrappunto significativo a questa era di abuso della spettacolarizzazione e dell’intelligenza artificiale.
I disegni esposti consentono di esplorare il mondo interiore di Kounellis, svelando il suo processo creativo. Non si tratta solo di bozzetti preparatori per le sue installazioni più celebri, ma di opere a sé stanti, dotate di una propria autonomia espressiva.
Nelle sue opere grafiche, Kounellis esplora una varietà di temi, ricorrenti nella sua poetica: la memoria, il mito, la storia, la natura. Le linee, spesso nervose e impulsive, creano una sorta di danza sulla carta, dando vita a figure archetipiche, oggetti simbolici e paesaggi immaginari.
Un dialogo con la città di Firenze
La mostra assume un significato particolare in relazione alla città di Firenze. Kounellis ha avuto un legame profondo con il capoluogo toscano, fin dai primi anni Settanta, quando rimase affascinato dalla cultura figurativa del primo Rinascimento. La sua arte ha dialogato a più riprese con gli spazi fiorentini in performance memorabili come quella alla Galleria Area nel 1975, con l’installazione in Santa Maria Novella del 1977, fino al 2017, anno in cui la presenza di Kounellis a Firenze si è fatta sentire di nuovo con la mostra Ytalia, quando le sue opere sono state esposte a Palazzo Vecchio e Galleria degli Uffizi.
La stanza vede è un’occasione per conoscere da vicino l’opera di uno dei più grandi artisti del Novecento. I disegni esposti ci permettono di entrare in sintonia con la sua visione artistica fatta di contrasti e tensioni, di materia e spiritualità. Eseguiti principalmente a china e carboncino, questi disegni presentano sagome tratteggiate velocemente. Si tratta di prime prove progettuali che lasciano intravedere ombre, tracce e sagome suggestive in cui a dominare è il colore nero, che è il colore dell’inchiostro e del carbone, del fumo e della notte, della malinconia e dell’irrazionale, del tragico mondo di Amleto e dei corvi di van Gogh, così come del mare nero cantato dal poeta simbolista Arthur Rimbaud.
Oltre la mostra
In occasione della mostra, il Museo Novecento ha organizzato un programma di iniziative di mediazione rivolte alle diverse tipologie di pubblico, a cura di MUS.E. A marzo, tutti i sabati alle ore 15:00, infatti, il pubblico potrà prendere parte alle visite guidate alla mostra, con cenni anche alle altre esposizioni in corso presso il museo
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa. Il volume contiene saggi di Dieter Schwarz, Sergio Risaliti e altri studiosi, oltre a un’ampia selezione di immagini delle opere esposte.
Vademecum
Museo Novecento Tel. +39 055 286132 / info@musefirenze.it
Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze
Orario:
Lun – Mar – Mer – Ven – Sab – Dom | 11:00 – 20:00
Giovedì | chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.