ROMA – Martedì 18 ottobre si è svolta, presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma, la quarta edizione di IED Roma Design Awards, evento che ogni anno presenta e premia i migliori progetti sviluppati dai giovani designer della sede romana.
A vincere lo IED Award 2022 nella categoria Visual Arts, è stata Marta Stabile, studentessa dell’Istituto Europeo di Design di Roma, con la sua graphic novel La Furia di Sekhmet.

Il progetto, realizzato con il supporto del Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani, è dedicato a Sekhmet, la dea più sanguinaria dell’antico Egitto. Una leonessa divoratrice, portatrice di guerre ed epidemie. Se spogliata dalla sua furia, però, cambia veste e si trasforma in dea benevola, che riconduce all’ordine e cura da piaghe e malattie. La matrice che ha ispirato l’illustratrice è il mito della Vacca Celeste, che narra la rivoluzione degli esseri umani contro Ra, dio del Sole. La conseguenza del gesto è la loro punizione per mano di Sekhmet e la definitiva separazione tra uomini e dei, tra il mondo extrasensibile e sensibile.


“Il lavoro dell’illustratrice Marta Stabile fa parte del primo progetto transmediale tra fumetto e videogames, un progetto interdisciplinare sviluppato insieme ai Musei Vaticani – spiega Max Giovagnoli, coordinatore della scuola di Arti Visive IED Roma – che si è distinto per la grande curiosità e abilità dimostrate fin dall’inizio, nella ricerca di fonti e riferimenti artistici, e per la grande professionalità e qualità dell’opera realizzata in favore di una prestigiosa committenza culturale”.
Anche altri studenti IED hanno raccontato i diversi volti che assume la divinità femminile, utilizzando i linguaggi del design, della moda e dell’audiovisivo e realizzando un progetto espositivo, un videogame, alcune installazioni musicali e una capsule collection. L’obiettivo: ispirarsi e provare a valorizzare i contenuti del “Progetto Sekhmet”, lavoro multidisciplinare e internazionale che vede capofila il Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani.

“Lavorare con i giovani all’interno dei Musei Vaticani, nello specifico il Museo Gregoriano Egizio, ha sottolineato il ruolo del museo come luogo privilegiato di dialogo, sperimentazione, confronto e ricerca – afferma Alessia Amenta, curatrice del Reparto Antichità Egizie e del Vicino Oriente dei Musei Vaticani -. Appare più che mai evidente il ruolo del museo come ponte tra generazioni passate e presenti, che, trattandosi di giovani, sono anche il nostro futuro”.
La premiazione è stata accolta quest’anno all’interno della programmazione di Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema dedicata alle nuove generazioni.