“Il padiglione che non c’è” della Biennale e l’installazione multimediale di Max Magaldi nei sotoporteghi veneziani
VENEZIA – Nel corso della Biennale Arte 2024, curata da Adriano Pedrosa, che esplora il concetto di estraneità e queer attraverso una prospettiva artistica, l’artista Max Magaldi presenta il suo Mobile Pavilion, una visione innovativa di uno spazio senza confini fisici, dove tutti sono stranieri e cittadini del mondo.
Il Mobile Pavilion nasce come outsider, fuori da ogni nazionalità, dove tutti e tutte sono residenti, stranieri, dove chiunque ha il passaporto per produrre, agire e fruire in un obbligo ciclico di creazione e consumo fuori dal quale si rischia di scomparire. Il pavilion apolide della biennale è quindi per sua stessa definizione in ogni luogo e in nessuno in particolare.
Max Magaldi: “Vainglory” una scultura visiva e sonora
Nel cuore di questa esperienza artistica si trova Vainglory, un’opera che trasforma decine di smartphone in palcoscenici di contenuti social manipolati e ricombinati in una scultura visiva e sonora. Max Magaldi porta alla luce l’obbligo di mettersi in mostra sui social media, un fenomeno sempre più diffuso nella società contemporanea. “Il sociale – afferma l’artista – diventa social e crea una condizione sempre in bilico tra esempi di creatività diffusa, a volte sorprendenti e un costante brusio di fondo.”
Vainglory è prodotto a Venezia da The Goodness Factory e Cactus in collaborazione con Pase e Lightbox, sostenuto da REAPP, un’azienda impegnata nella vendita di dispositivi Apple rigenerati con criteri di eco-sostenibilità. Questo Mobile Pavilion, creato durante la residenza a Pase Platform, si sposterà attraverso i sotoporteghi veneziani, brevi gallerie della Serenissima che permettono la comunicazione tra loro di calli, corti e campielli e al cui interno, nel passato, venivano collocati dei tabernacoli con immagini devozionali illuminate da ceri che davano luce anche al buio del portico. Lo spazio pubblico si trasforma, dunque, in un santuario contemporaneo dove ogni individuo è il “santo patrono” di sé stesso.
Max Magaldi
Max Magaldi, musicista e artista, ha suonato in tutta Europa con diversi progetti musicali. A partire dal 2018 sperimenta azioni performative digitali che intrecciano musica, arte contemporanea e hackeraggio sui social network e studia lo spazio pubblico sviluppando il concetto di murales sonoro.
Cofondatore di OFF TOPIC, hub culturale della città di Torino, dal 2021 fa parte di Cubo Teatro, collettivo di artisti multimediali che lavora su progetti di teatro performativo contemporaneo.
Nel 2021 crea MEMISSIMA, il festival della cultura memetica, di cui è direttore artistico.
Vademecum
Il Mobile Pavilion è aperto al pubblico il 15 maggio presso Pase Platform, con ulteriori spostamenti previsti il 18 maggio nei sotoporteghi veneziani.
Per ulteriori informazioni su “Vainglory” e il Mobile Pavilion, visita il sito web di Max Magaldi all’indirizzo www.maxmagaldi.com.