MILANO – Martedì 2 marzo 2021 riapre il Museo del Novecento di Milano che si presenta in una veste rinnovata, proponendo nuovi percorsi espositivi dedicati agli che vanno dai Venti ai Cinquanta del secolo scorso.
Se la Lombardia rimarrà in zona gialla, sarà dunque possibile ammirare capolavori mai esposti prima, provenienti dai depositi, e altri provenienti da Fondazioni, Archivi e collezionisti privati con cui il museo ha costruito in questi anni significative alleanze. Tra queste la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, la Fondazione Arnaldo Pomodoro, la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.
Il percorso espositivo, a cura della Direzione del Museo con il comitato scientifico, propone una nuova interpretazione dei decenni centrali del secolo, consolidando l’idea di un museo in continua evoluzione. La storia dell’arte del Novecento è presentata con un criterio tematico-cronologico, coniugando un rigoroso approccio filologico a una narrazione dal ritmo di ascolto e di passo differenti.
Il racconto si apre con approfondimenti su temi trasversali particolarmente significativi nell’arte del secolo breve affrontati nelle sale più raccolte: la Metafisica, letta attraverso la lente della rivista Valori Plastici, il ritorno all’ordine e alla pittura di figura degli anni Venti e Trenta, il tema del primitivismo dalle Avanguardie storiche in avanti.
Negli spazi ampi e luminosi, al quarto piano, si attraversa il periodo che dall’ ”arte tragica e senza tempo del fascismo” porta all’astrattismo. Dalle opere monumentali di Sironi, Martini e Carrà si passa quindi alla pittura più ”sciolta” e cromaticamente accesa di de Chirico, De Pisis, Birolli e Casorati, tra gli altri. La rappresentazione dei due scenari artistici degli anni Venti e Trenta in Italia è significativamente interrotta da una preziosa monografica dedicata a Giorgio Morandi, indiscusso maestro del Novecento difficilmente ascrivibile a una corrente o gruppo. L’ultima parte dalla lunga sala è dedicata agli astrattismi: dall’ ”armonica” scultura di Melotti in dialogo con Kandinskij e Klee si passa ai pittori che ruotarono intorno alla Galleria del Milione.
Attraversate le sale di Marino Marini, inaugurate nel 2019, e il grande spazio dedicato a Lucio Fontana, cuore del museo, il nuovo percorso riprende nella lunga hall del quinto piano con il secondo Dopoguerra. Si alternano ancora sale personali, Manzoni e Burri, e di contesto. Il clima culturale dell’immediato secondo dopoguerra è descritto attraverso un interessante confronto tra artisti che con linguaggi molto diversi risposero all’urgenza di una società nuova: la figurazione onirica di Licini e le suggestioni meccanomorfe di Magnelli, l’astrattismo militante di Accardi e Vedova, il Realismo di Guttuso e Birolli e la rivisitazione picassiana ”Oltre Guernica” di Morlotti e Afro. Si chiude con le ”nuove vie dell’astrazione”: attraverso opere di grande formato si affrontano le ardite sperimentazioni in chiave astratta degli anni Cinquanta e Sessanta, con lavori di artisti quali Pomodoro, Consagra, Capogrossi, Kounellis e Novelli.
Il comodato triennale con la Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, ha permesso di dedicare una intera sala ad Alberto Burri. Per la prima volta, grazie al comodato quinquennale della Fondazione Arnaldo Pomodoro, il Museo del Novecento vede anche la presenza di Arnaldo Pomodoro, uno dei più importanti artisti milanesi.
Grazie a prestiti a lungo termine e donazioni è stato possibile inserire nel percorso capolavori che incentivano curiosi confronti estetici e raffinate interpretazioni storico-artistiche, è il caso dell’Archivio Birolli, Claudia ed Enrico Consolandi, Cosetta Dal Cin, Renzo Limana, Patrizia Pizzinato, Loredana Vaccari e Rizzardo Rizzardi.
Dopo gli spazi dedicati all’arte tra gli anni Sessanta e l’inizio degli Ottanta, prima tappa dei Nuovi Percorsi riallestiti nel 2019, la visita si chiude con le immagini de I Corti del Novecento nella nuova saletta video, al piano ammezzato. Dieci studiosi raccontano, nei cortometraggi realizzati da Storyville un’opera, uno “snodo” o un tema del percorso museale, creando relazioni interdisciplinari, connessioni inedite e interpretazioni originali.
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Vademecum
Museo del Novecento,
piazza Duomo 8 – Milano
Orari
martedì, mercoledì venerdì dalle 10.00 alle 19.30
giovedì dalle 10.00 alle 20.30
Causa emergenza sanitaria dovuta a COVID-19, si consiglia di verificare gli orari di
apertura e le modalità di accesso sul sito web del museo: www.museodelnovecento.org
Biglietto unico Museo e mostre
Intero: € 10,00
Ridotto: € 8,00
Informazioni
tel. 02 88444061
c.museo900@comune.milano.it; www.museodelnovecento.org
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