VENEZIA – Il Padiglione del Canada alla Biennale di Venezia 2024 si presenta con una forte presenza di artiste donne che esplorano temi di pace, colonialismo, decolonizzazione, genere e identità culturale.
Kapwani Kiwanga al Padiglione Canada
L’artista canadese Kapwani Kiwanga, che ha partecipato alla Biennale già nel 2022, rappresenta per la prima volta il Canada a Venezia. La sua installazione Trinket invita a riflettere sul colonialismo, la decolonizzazione e le tematiche di genere attraverso le perline di Murano.
L’opera, curata da Gaëtane Verna, direttrice del Wexner Center for the Arts, è stata commissionata dalla National Gallery of Canada e prodotta in collaborazione con il Canada Council for the Arts.
Grazie alla sua straordinaria capacità di cambiare la nostra prospettiva, l’artista ci invita a entrare in un ambiente immersivo, distruggendo i confini originali del padiglione, permettendoci di evadere dalle convenzioni prestabilite.
“Kapwani Kiwanga – afferma Verna– scava negli archivi del mondo e conduce ricerche approfondite che si intrecciano con eleganza nelle sue opere d’arte. È interessata al ruolo dell’arte come catalizzatore per rivelare e affrontare narrazioni socio-politiche alternative, spesso taciute e marginalizzate, che fanno parte della nostra storia comune.”
Gli altri artisti canadesi
Oltre a Kiwanga, il Canada presenta una serie di artisti di grande talento, tra cui:
- Joyce Joumaa: videoartista che indaga su come le strutture del passato influenzano il presente, presentando un’opera che denuncia i test discriminatori sugli immigrati.
- Erica Rutherford: pittrice pioniera della Pop Art transessuale negli anni ’70, che ha scelto il Canada per la sua transizione di genere.
- Ydessa Hendeles: artista che esplora l’identità culturale, lo sfollamento, il trauma intergenerazionale e la perdita nella sua installazione “Grand Hotel”.
- Ming Tiampo: curatrice canadese che ha organizzato l’evento collaterale “A World of Many Worlds”.
- Paul Ygartua: noto per la creazione di murales monumentali, tra cui il più grande del mondo, presente all’European Cultural Center – Palazzo Mora.
- Jing Zhu: artista che rappresenta il contrasto e l’interazione tra cultura orientale e occidentale nelle sue opere, presente all’European Cultural Center – Palazzo Mora.
Un messaggio di pace
La presenza canadese alla Biennale è arricchita da un forte messaggio di pace, portato dalla poetessa Margaret Atwood con la sua opera Beati Pacifici: The Disasters of War and the Hope for International Peace. La mostra, che presenta opere del collezionista canadese Bruce Bailey sugli orrori della guerra, è allestita alla Chiesa di San Samuele fino al 29 settembre 2024.
La diversità e l’inclusione
La rappresentanza canadese alla Biennale riflette la diversità e l’inclusione della società canadese. Gli artisti presentati utilizzano la loro arte per affrontare temi importanti e per promuovere il dialogo e la riflessione. La loro partecipazione contribuisce a rafforzare la posizione del Canada come leader nel panorama artistico internazionale.