MILANO – Shepard Fairey, meglio conosciuto come OBEY, uno degli street artist più influenti a livello internazionale, celebre per il ritratto di Barack Obama “Hope“, ha dipinto il suo primo murale in Italia. L’opera, intitolata “Tear Flame Peace“, si trova nel quartiere Gallaratese di Milano, in via Adolfo Consolini 26.
Il murale è stato realizzato nell’ambito del progetto MANIFESTIVAL, promosso dalla Fondazione Arrigo e Pia Pini, con il supporto di Orticanoodles e Wit Design. L’iniziativa si inserisce nel contesto della mostra “Obey – The Art of Shepard Fairey”, in corso alla Fabbrica del Vapore fino al 27 ottobre, curata dalla galleria Wunderkammern in collaborazione con il Gruppo Deodato.
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Obey e l’iconografia di Tear Flame Peace
Il murale, realizzato su un edificio residenziale comunale di 34×12 metri, trasmette un messaggio di pace attraverso una potente immagine. L’opera mostra l’occhio profondo e penetrante di una donna con l’hijāb che piange un’enorme lacrima contenente fiamme e una colomba bianca, simbolo universale di pace e riconciliazione.
I colori della lacrima richiamano le bandiere russa e ucraina e si mescolano a un pattern che evoca il mondo arabo, riflettendo gli attuali conflitti globali attuali. Il messaggio di pace è enfatizzato dalla scritta “PEACE” e dall’iconico logo di OBEY THE GIANT.
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Shepard Fairey ha scelto il nome d’arte OBEY (obbedire) in modo provocatorio, invitando gli osservatori a sviluppare un senso critico e a disobbedire alle convenzioni sociali quando necessario. Questo messaggio è centrale anche nell’opera “Tear Flame Peace” che incita, appunto, all’azione e alla riflessione.
“La colomba – ha spiegato Shepard Fairey (OBEY). – è un’immagine duratura di pace che ho utilizzato in diverse opere d’arte nel corso della mia carriera. Qui è inclusa nella goccia di lacrima che cade dall’occhio di una donna affascinante. La goccia è trattenuta da una forma geometrica con un motivo floreale decorativo sottostante. Rappresentando i tempi turbolenti, il messaggio di pace è colmo sia di tristezza che di speranza, e la fiamma ha un duplice significato a seconda dell’osservatore e potrebbe rappresentare una scintilla di ispirazione e di ribellione speranzosa, nonché un ammonimento al surriscaldamento o alla distruzione della Terra”.
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Il coinvolgimento della comunità
La tematica della pace è particolarmente sentita dalla comunità del quartiere Gallaratese, coinvolta attivamente nel progetto MANIFESTIVAL. Dal 2023, questo progetto ha avviato un processo di valorizzazione del territorio e inclusione sociale, promuovendo una riflessione comunitaria e trasformando il Gallaratese in un luogo di interesse artistico. Il progetto mira a promuovere un dibattito con i residenti, le associazioni e gli enti del terzo settore.
Inaugurazione e Urban Art Tour
L’inaugurazione del murale è in programma mercoledì 22 maggio alle ore 13.30 in via Adolfo Consolini 26, alla presenza dei cittadini e delle istituzioni locali. Durante l’evento, ci sarà uno Urban Art Tour a cura dell’associazione culturale Another Scratch In The Wall, che guiderà i partecipanti alla scoperta dei nuovi murales realizzati nell’ambito di MANIFESTIVAL.
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Altri murales di MANIFESTIVAL
Il murale di OBEY si aggiunge ai cinque nuovi grandi murales nel Gallaratese, firmati da artisti di fama mondiale:
- “Atlas” di Judith De Leeuw (JDL): un omaggio alle donne che portano il peso sociale sulle loro spalle e sollevano la comunità;
- “Equilibrio dinamico” di Nabla & Zibe: una celebrazione della memoria agricola del Gallaratese e una riflessione sulla sostenibilità.
- “Frequency & Rhythm” delle Medianeras: la forza della musica e della cultura visiva come elemento di aggregazione giovanile.
- “Il viaggio” di BTOY: l’opera pone al centro la memoria delle case popolari del Gallaratese e l’impegno per i diritti.
- l’opera di Leticia Mandragora in cui lo sport è visto come strumento di integrazione e riscatto.