VENEZIA – Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere è la prima grande retrospettiva italiana dedicata a questo artista poliedrico e geniale, ospitata dal 13 aprile al 16 settembre 2024 alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Curata da Kenneth E. Silver, esperto di Cocteau e storico dell’arte, la mostra presenta oltre 150 opere, tra cui disegni, opere grafiche, gioielli, arazzi, documenti storici, libri, riviste, fotografie, documentari e film diretti dallo stesso poliedrico artista, provenienti da prestigiose realtà museali internazionali, che ripercorrono la tumultuosa carriera di Cocteau tracciando lo sviluppo della sua estetica unica e personalissima.
Un artista eclettico e visionario
Figura chiave del Novecento, Cocteau si definiva poeta, ma era anche romanziere, drammaturgo, critico, pittore, illustratore, designer e regista. La mostra si concentra proprio su l’aspetto visivo della sua vita creativa, esplorando la sua abilità e innovazione in diverse discipline artistiche, tra cui si destreggiava, appunto, come un giocoliere.
Il percorso espositivo esplora tutti i temi centrali dell’arte di Cocteau, come l’Orfeo, l’eros, il surrealismo, il suo impatto sul cinema e il mondo pubblicitario. In mostra anche la sua spada d’Accademico, simbolo della sua identità artistica, conferitagli nel 1955 e realizzata per lui, su suo disegno, da Cartier, in oro e argento, con smeraldi, rubini, diamanti, avorio (in origine), onice e smalto.
Un uomo del Rinascimento del XX secolo
Cocteau può definirsi come un uomo del Rinascimento moderno, attorno al quale ruotavano personaggi del calibro di Josephine Baker, Coco Chanel, Sergej Djagilev, Edith Piaf, Pablo Picasso e Tristan Tzara, e la cui estrema versatilità e sperimentazione hanno lasciato un segno indelebile nell’arte del XX secolo.
Un’anima inquieta e controcorrente
La sua franca affermazione della sua sessualità e la dipendenza dall’oppio lo hanno, tuttavia, reso un personaggio controverso. Uomo dell’establishment francese, ma al tempo stesso eversivo, Cocteau ha incarnato le contraddizioni culturali, sociali e politiche della sua epoca.
Un legame speciale con Venezia
La mostra celebra anche il profondo legame di Cocteau con Venezia, città che visitò regolarmente e che lo ispirò in molte sue opere, e con Peggy Guggenheim, includendo disegni, raffigurazioni di Venezia e oggetti di design.
“Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere offrirà l’opportunità più che unica di riscoprire l’arte di Cocteau con lo sguardo nuovo di chi vive nel XXI secolo”, afferma il curatore Silver. “La sua sorprendente versatilità artistica, per la quale in vita è stato spesso criticato per essersi dedicato a troppi interessi, ora ci appare un elemento precursore, un modello per quel tipo di fluidità culturale che oggigiorno ci si aspetta dagli artisti contemporanei. Tutto questo, unito alla sua omosessualità più o meno dichiarata e alla sua lotta pubblica contro la dipendenza dall’oppio, lo rendono ancora più attuale. Forse il mondo potrà finalmente comprendere appieno Jean Cocteau”.
L’esposizione, realizzata con il supporto di Cartier, è accompagnata da un catalogo illustrato, edito da Marsilio Arte, con saggi del curatore Silver e di Blake Oetting.
Vademecum
Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere
Collezione Peggy Guggenheim, 13 aprile – 16 settembre 2024
INGRESSO ALLA COLLEZIONE
Intero euro 16; seniors euro 14 (oltre 70 anni) studenti euro 9 (entro i 26 anni);
bambini (0-10 anni) e soci gratuito. Il biglietto dà diritto all’ingresso alla
Collezione e alla mostra. Tutti i giorni alle 16 vengono offerte presentazioni
gratuite dell’esposizione.
ORARIO 10 – 18, chiuso il martedì
INFORMAZIONI info@guggenheim-venice.it / 041.2405411
BIGLIETTERIA Tel. 041.2405440/419
visitorinfo@guggenheim-venice.it
ATTIVITÀ DIDATTICHE tel. 041.2405401/444
COME ARRIVARE Linea 1/2, fermata Accademia