BENEVENTO – #apis+, la galleria d’arte contemporanea di Via Torre della Catena 64 a Benevento, festeggia il suo secondo anno di apertura con un ricco calendario di eventi. Per inaugurare la stagione 2024, la galleria presenta la mostra Radiance through White Darkness (Radiazione dall’oscurità bianca) della pittrice e artista multimediale israeliana Liat Grayver, in collaborazione con Marcus Nebe.
Passato e futuro attraverso il blu egiziano
In questa nuova esposizione, Liat Grayver esplora il potenziale del blu egiziano, il più antico pigmento sintetico conosciuto, attraverso un approccio multidisciplinare che unisce pittura, tecnologia e performance. L’artista manipola fogli sottili di carta giapponese fatta a mano e crea videoproiezioni su dipinti selezionati da una collezione di esplorazioni, dando vita a opere imprevedibili che assumono forme stellari o astratte.
Un elemento chiave del lavoro di Grayver è l’utilizzo di una speciale telecamera a infrarossi che cattura le particelle luminose dell’intenso colore blu egiziano. Questo processo rivela la natura duale del pigmento, capace di assorbire e allo stesso tempo emettere luce, creando un affascinante dialogo tra oscurità e luminosità.
Ispirandosi alla scienza per creare una nuova bellezza
L’opera di Liat Grayver si ispira alle ricerche del Dr. Robert Nißler e della Prof. Inge Herrmann del Nanoparticle Systems Engineering Lab della Scuola politecnica federale di Zurigo (ETH), che esplorano l’utilizzo del blu egiziano nella ricerca scientifica.
Oltre al suo valore storico e artistico, il blu egiziano possiede infatti proprietà uniche che lo rendono un materiale prezioso per applicazioni in ambito biomedico e non solo. La sua fluorescenza sotto la luce a infrarossi lo rende ideale per lo studio e la conservazione di manufatti antichi.
Un viaggio attraverso la storia e l’identità
Le opere di Liat Grayver non si limitano a esplorare il potenziale del blu egiziano, ma raccontano anche la storia personale dell’artista e la sua esperienza della diaspora. L’uso del blu egiziano, un pigmento con radici nel Medio Oriente, diventa un simbolo del viaggio dell’artista e della sua ricerca di una nuova identità.
L’allestimento della mostra, concepito appositamente per lo spazio della galleria #apis+, valorizza le antiche mura longobarde che fanno da sfondo alle opere. I dipinti inediti e le tre installazioni di Liat Grayver invitano il pubblico a riflettere sulla complessa storia della migrazione, del colonialismo e sulla ricerca di una nuova bellezza nell’oscurità bianca.
Vademecum
“Radiance through White Darkness” (Radiazione dall’oscurità bianca) è visitabile gratuitamente e su appuntamento fino al 01 06 2024.
Dal lunedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 19:30;
per info e prenotazioni scrivere a: info@apispiu.com o visitare il sito https://www.apispiu.com/iscrizioni/.
In occasione della mostra sarà presentato un catalogo dedicato edito da #apis+.