FANO – C’è tempo fino al 15 settembre 2024 per ammirare la splendida Pala di Perugino, eccezionalmente esposta ad altezza uomo nella mostra-dossier Pietro Perugino a Fano. Primus pictor in orbe, allestita presso la sala Morganti del Palazzo Malatestiano.
L’opera, tornata a Fano dopo un mirabile restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, con numerose richieste di visita che hanno spinto gli organizzatori a prorogarne l’apertura.

Un capolavoro identitario per Fano
La pala che rappresenta la Madonna con il bambino in trono e i santi Giovanni Battista, Ludovico di Tolosa, Francesco, Pietro, Paolo e la Maddalena, detta anche Pala di Durante, è un’opera identitaria per la città di Fano. Realizzata da Pietro Perugino tra il 1498 e il 1501, è una delle più importanti del maestro umbro e un capolavoro assoluto del Rinascimento italiano.
La mostra, curata da Anna Maria Ambrosini Massari con Emanuela Daffra, offre al pubblico l’occasione di ammirare da vicino la Pala in ogni suo dettaglio, consentendo di apprezzarne la bellezza e la maestria esecutiva.

Oltre alla Pala di Perugino, l’esposizione presenta anche resoconti dell’eccezionale restauro e confronti con altre opere del maestro, tra cui la cosiddetta “pala gemella” realizzata per Senigallia.
Un ricco apparato didattico, con pannelli esplicativi e un quaderno dedicato ai bambini, completa l’esposizione, rendendola un’esperienza interessante e coinvolgente per tutti i visitatori.


Vademecum
“PIETRO PERUGINO A FANO.
Primus pictor in orbe”
Fano, Museo del Palazzo Malatestiano, sala Morganti
a cura di Anna Maria Ambrosini Massari
con Emanuela Daffra