RAVENNA -Il Museo Civico Luigi Varoli, presso l’ex Ospedale Testi di Cotignola (Ravenna), apre le porte alla mostra dedicata al pittore cotignolese Claudio Montini (1956-2021).
Claudio Montini. The End. Paesaggio con dolcissima fiera, a cura di Massimiliano Fabbri e Federico Settembrini, rappresenta un’opportunità per scoprire e apprezzare una parte significativa della produzione di Montini, fino ad ora rimasta sommersa e poco conosciuta al grande pubblico.
Un viaggio nell’opera di Claudio Montini
Il progetto espositivo è il risultato di un imponente lavoro di ricerca e restauro, reso possibile grazie al sostegno e al contributo della famiglia Montini. Circa 50 opere dall’archivio dell’artista sono state restaurate e selezionate per l’esposizione, accompagnate da una campagna fotografica che ha immortalato la quasi intera produzione pittorica di Montini, composta da circa 150 dipinti.
Il catalogo, curato da Marilena Benini, rappresenta un prezioso compendio alla comprensione del lavoro pittorico di Montini. Oltre ai testi critici di autori come Franco Bertoni, Emilio Dalmonte, Massimiliano Fabbri, Claudio Musso e Massimo Pulini, il volume include una selezione di circa 70 opere, di cui la maggior parte sarà esposta in mostra.
L’approccio curatoriale non segue un ordine cronologico, ma accosta le opere per affinità tematiche, creando stanze narrative e suggestive ambientazioni.
La dimensione teatrale dell’opera di Montini
La mostra apre con un dipinto che introduce alla dimensione teatrale dell’opera di Montini. La scritta The end al centro di un piccolo paesaggio funge da quinta o sipario, invitando il pubblico a varcare una sorta di portale spazio-temporale. Come sottolineato dal curatore della mostra: “È richiesto un atto di fiducia. Alla pittura. Funziona solo se ci credi. Come a teatro”.
Le opere esposte spaziano dal paesaggio alle figure femminili, dalle nature morte alle rovine, presentando un’ampia panoramica della ricerca artistica di Montini. Il pittore immagina e dà vita a mondi fantastici, popolati da creature misteriose e avventure senza tempo. I suoi quadri sono vertiginosi affacci su panorami che si spalancano per noi e su cui l’artista innesta e muove, come un vero e proprio regista, scene abitate o abitabili.
La mostra si conclude con una stanza intitolata Le avventure di Tristano che rappresenta un vero e proprio dietro le quinte dell’esperienza espositiva. Realizzata da Mario Baldini, Claudio Ballestracci, Marilena Benini, Emilio Dalmonte e Oscar Dominguez, insieme agli amici di Montini, questo spazio raccoglie materiali, oggetti e ispirazioni che hanno influenzato il lavoro dell’artista. Come un atlante privato o una camera delle meraviglie offre uno sguardo intimo e personale sul mondo creativo di Montini, arricchendo ulteriormente l’esperienza dei visitatori. Un quaderno di 50 pagine, realizzato dagli stessi autori, funge da appendice al catalogo.
Il ritorno di Claudio Montini
Nonostante le prime opere di Montini fossero accolte con sorpresa e scetticismo dalla critica, il pittore è riuscito a conquistare un posto di rilievo nel panorama artistico grazie alla sua rara capacità espressiva e alla sua tecnica. Dopo aver studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna negli anni Ottanta, Montini ha esplorato tematiche e stili diversi.
I suoi riferimenti ideali vanno a maestri come il Lorenese o, ancor più, a William Turner del quale lo attirano, a un tempo, la resa istantanea di luci e momenti perfetti dal fascino inquietante e una tecnica capace di attrarre per apparente disinvoltura e per singolare adesione emotiva ai privilegiati soggetti naturali. Dopo alcune mostre collettive e una personale a Cisterna di Latina nel 1990, Montini si ritira a vita provata, dipingendo solo occasionalmente e facendo emergere un’ironia favolistica tale da sfidare le premesse eroiche dei suoi primi lavori e dei maestri romantici.
Vademecum
Claudio Montini. The End. Paesaggio con dolcissima fiera
Museo Civico Luigi Varoli – Ex Ospedale Testi, via Roma 8, Cotignola (Ravenna)
3 marzo – 5 maggio 2024
Inaugurazione 3 marzo ore 17
Orari di apertura venerdì 16.30-18.30 | sabato 10-12 e 15.30-18.30 | domenica 10-12 e 15.30-18.30