PALERMO – Il 27 giugno inaugura al Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo la mostra La Sicilia e altre figure di Flavio Favelli, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone.
L’esposizione, che si terrà nella sede espositiva del Real Albergo delle Povere, racconta il rapporto tra l’artista e la Sicilia, sviluppatosi nel corso di oltre vent’anni. Attraverso un percorso articolato in quattro nuclei tematici – la Rivista Sicilia, le insegne, gli “scarrabili”, le transenne – Favelli coglie e mette in scena la complessa identità dell’isola, dove “alto” e “basso” si intrecciano in una dialettica affascinante.
Recuperare la memoria
Al centro della mostra c’è la rivista Sicilia, edita tra gli anni Cinquanta e Ottanta del Novecento. Partendo dalla sua collezione personale, Favelli ha realizzato una serie di collage utilizzando le copertine della rivista, affiancandole ad immagini pubblicitarie degli anni Settanta e Ottanta. Un gioco di rimandi che rievoca l’attitudine “irriverente” della rivista, capace di mescolare arte classica e tradizioni popolari.
Oltre alle riviste, l’artista espone anche insegne al neon, “scarrabili” (cassoni in ferro per la raccolta dei detriti) e vecchie transenne. Oggetti comuni che, decontestualizzati e ricontestualizzati all’interno dello spazio museale, assumono un nuovo significato.
“ll Museo è particolarmente interessato al progetto di Flavio Favelli perché compie una operazione culturale di valore storico critico oltre che artistico” sostiene la direttrice del Museo Riso, Evelina De Castro, “esso guarda con la lente del linguaggio visivo contemporaneo di oggi, quella che fu la sintesi del contemporaneo di ieri, la rivista “Sicilia”, edita dal 1953, anno decisivo per l’arte in Sicilia, al 1982. Oggi definiremmo quell’esperimento un osservatorio sulle arti, visive, letterarie, immateriali, una forma totale di comunicazione che metteva dentro artisti, curatori, accademici, e operatori, quali galleristi, editore e amministratori della cosa pubblica della neonata Regione Siciliana. Un antefatto da cui ripartire cui Favelli dà avvio.
Un dialogo tra dentro e fuori
La Sicilia e altre figure diventa inoltre il filo conduttore che collega tra loro istituzioni che appartengono a mondi apparentemente separati, rafforzando il legame tra museo, carcere e città, tra il dentro e il fuori. Nasce in questo contesto, l’avvio della collaborazione tra il Museo Regionale e la direzione del Carcere, partendo da una visione condivisa dell’importanza sociale dell’arte come leva di cambiamento. La mostra, infatti, si collega idealmente con un intervento site specific realizzato da Favelli nell’area verde del carcere Ucciardone di Palermo. Un “container” trasformato in un modulo abitabile, destinato agli incontri tra detenuti e familiari.
“L’intervento site specific realizzato dall’artista Flavio Favelli nell’area verde della Casa di reclusione Ucciardone, frutto del progetto Spazio Acrobazie – afferma Fabio Prestopino, direttore della Casa di reclusione Ucciardone di Palermo – è un ulteriore segno dell’importanza che l’Istituzione penitenziaria riserva al miglioramento dei luoghi di incontro tra persone detenute ed i familiari più stretti, tra cui in primo luogo i figli minori.
La coincidenza dell’installazione nello storico istituto di pena con l’apertura della mostra di Flavio Favelli negli spazi dell’Albergo della Povere del Museo Riso, è occasione per confermare la collaborazione tra le due istituzioni quale testimonianza della volontà di diffondere il concetto di arte come veicolo di riscatto culturale e sociale.”
Vademecum
Flavio Favelli
La Sicilia e altre figure
Real Albergo delle Povere
Corso Calatafimi 217, Palermo
Inaugurazione
27 giugno ore 18.00
28 giugno – 8 settembre 2024
da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 18.00
Info e contatti
urp.museo.riso.bci@regione.sicilia.it
www.museoartecontemporanea.it