ROMA – Dopo oltre mille anni, l’acqua torna ad essere protagonista alle Terme di Caracalla. Un intervento coraggioso e all’avanguardia della Soprintendenza Speciale di Roma ha infatti riportato in vita l’elemento che animava questo antico complesso termale.
Lo Specchio d’acqua, una vasca di grandi dimensioni che riflette le maestose architetture delle terme, è una meraviglia per gli occhi e un simbolo di riconnessione con l’antico.
Un’esperienza immersiva e coinvolgente
La forma lineare della vasca, che ricorda la Natatio originale, e la sua posizione centrale creano un gioco di presenza e assenza che rende il visitatore protagonista assoluto dello spazio.
Un palco sull’acqua ospiterà performance teatrali, conferenze, spettacoli di danza e concerti di musica classica, ribaltando la concezione di fruizione passiva del sito archeologico.
Un metaverso concettuale
Lo Specchio d’acqua è solo il primo tassello di un progetto integrale di valorizzazione delle Terme di Caracalla. L’obiettivo è quello di restituire al pubblico la percezione di questi luoghi come erano nell’antichità, integrando l’architettura contemporanea con quella antica.
Spiega Mirella Serlorenzi, direttore delle Terme di Caracalla: “L’acqua, un elemento assente da oltre mille anni, torna in maniera determinante ma rispettosa delle rovine: in un gioco di specchi la natatio esce dal corpo dei bagni e si pone assialmente nei giardini, duplicando l’imponente calidarium. Un segno contemporaneo, come contemporanea è la nostra comprensione delle rovine, che crea una sorta di metaverso concettuale e riattiva attraverso i giochi d’acqua e le nebulizzazioni il ricordo della antica funzione delle Terme di Caracalla“.

Un nuovo sguardo al futuro
Lo Specchio d’acqua, realizzato dall’architetto Hannes Peer in collaborazione con Paolo Bornello, segna l’inizio di una nuova era per le Terme di Caracalla. Un sito archeologico riprogettato in chiave contemporanea, all’insegna delle migliori pratiche di conservazione, restauro e valorizzazione.
“Nel cuore delle antiche Terme di Caracalla, lo Specchio d’acqua offre ai visitatori un’esperienza coinvolgente e immersiva – afferma Peer – su una superficie di oltre mille metri quadrati, rispettando l’imponenza del complesso termale. Integrato architettonicamente con il monumento antico, lo Specchio incarna i concetti filosofici sia della presenza, con l’acqua stessa (Dasein), sia l’assenza materica, tramite il riflesso (Nichtdasein), riverberando le idee di Martin Heidegger. Un invito alla contemplazione e anche una cornice dinamica per iniziative culturali, che segna il primo passo di una nuova fase volta a preservare l’eredità archeologica, proiettando lo sguardo verso il futuro“.
Ad inaugurare lo Specchio d’acqua, come luogo di spettacolo, il aprile sarà la prima romana della coreografia, curata da Ater Balleto, di Rhapsody in blue, nel centenario della creazione di questa partitura di George Gershwin.