BELLUNO – Il fascino dei ghiacci millenari e la magia del vetro soffiato si incontrano al polo culturale Lagazuoi EXPO Dolomiti – immerso nelle Dolomiti Patrimonio UNESCO, a metà strada tra Cortina d’Ampezzo e l’Alta Badia. La stagione espositiva invernale 2024 è dedicata al secondo dei quattro elementi fondamentali: l’acqua, fonte di vita e principio fondamentale del nostro pianeta.
Ice ViruX 2732: un dialogo tra scienza e fantasia
L’opera di Maria Grazia Rosin, Ice ViruX 2732, si inserisce perfettamente nel percorso espositivo della mostra Buonanotte, Ghiacciai: una sfida contro il tempo, ispirata al progetto Ice Memory, dedicato ai primi carotaggi sui ghiacci artici.
L’artista immagina virus preistorici semiattivi congelati, arrivati dallo spazio insieme agli asteroidi precipitati sulla Terra. Le sculture in vetro soffiato, realizzate in collaborazione con il maestro Sergio Tiozzo, assumono forme biomorfe evocative di astronavi, creature fantastiche e sogni ancestrali.
Un gioco di rimandi tra ghiaccio e vetro
L’artista gioca con la trasparenza e la fragilità di questi due materiali, creando un’opera che ci invita a riflettere sulla bellezza e la delicatezza del nostro pianeta. Le forme sinuose e i colori degli Ice ViruX ci trasportano in un mondo immaginario, dove la fantasia si mescola alla realtà scientifica.
Scrive il curatore Anton Giulio Onofri: “La vitalità, la leggerezza, la tattilità festosa degli Ice ViruX di Maria Grazia Rosin, installati nella mostra “Buonanotte, ghiacciai!” al Lagazuoi Expo, ci regalano un momento sospeso di gioco e di sogno sul magnifico scenario delle Dolomiti, e ci ricordano come in un mondo sempre più programmato e prevedibile, quando non ostico e distratto, soltanto il miracolo della natura e l’illimitata fantasia dell’arte possono realizzare il nostro sacrosanto desiderio di stupore”.
La mostra “Buonanotte, Ghiacciai
Buonanotte, Ghiacciai è la mostra dedicata ad Ice Memory, progetto riconosciuto dall’UNESCO in collaborazione con Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e Istituto Scienze Polari del CNR. Le equipe internazionali coinvolte lavorano per prelevare carote di ghiaccio da varie regioni del pianeta, allo scopo di conservare la memoria dei ghiacciai minacciati dallo scioglimento.
L’esposizione offre un’esperienza immersiva tra panorami sconfinati proiettati a parete, registrazioni dei suoni dei ghiacciai in fase di fusione, video dedicati alle missioni scientifiche, interviste ai ricercatori. In una sala è presente anche un’autentica carota di ghiaccio in attesa di essere trasferita nell’archivio che sta prendendo forma in Antartide. Qui le carote, che custodiscono informazioni insostituibili sulla storia del clima e dell’ambiente, potranno essere studiate senza limite di tempo dagli scienziati. Analizzandole sarà possibile capire come il pianeta reagisce all’innalzamento delle temperature globali, un’informazione fondamentale per decidere quali azioni intraprendere per mitigare i danni prodotti dal cambiamento climatico.
Un monito e una speranza
L’esposizione invita a riflettere sul cambiamento climatico e sulla minaccia che incombe sui ghiacciai. Le opere di Maria Grazia Rosin, con la loro vitalità e leggerezza, ci ricordano il potere della fantasia e dell’arte di ispirare stupore e meraviglia, veicolando al tempo stesso un messaggio potente e significativo.