ROMA – Si è svolto al Museo Bilotti di Roma, un incontro dedicato al potere curativo dell’arte, organizzato da Fondazione Bracco in collaborazione con Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – Gemelli ART e in occasione della mostra “Ritratte. Donne di arte e di scienza”.

All’evento, aperto da un messaggio di saluto della Presidente Diana Bracco, sono intervenuti Vincenzo Valentini, Direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini, Radioterapia Oncologica e Ematologia del Policlinico Gemelli, Alfonsina Russo, Direttrice Parco Archeologico del Colosseo ed Enzo Grossi, medico e Advisor scientifico di Fondazione Bracco.
L’iniziativa ha evidenziato gli effetti positivi dell’arte in medicina e nella cura dei pazienti, presentando gli studi di welfare culturale di Fondazione Bracco dal 2011 e il Progetto Art4ART del Policlinico Gemelli.



Il tema è stato approfondito attraverso una prospettiva dedicata alle dimensioni benefiche di un luogo d’arte, con la relazione della Direttrice Parco Archeologico del Colosseo.
Diana Bracco ha rammentato che Fondazione Bracco ha iniziato a esplorare il valore curativo dell’arte e della musica dal 2011. Oggi, infatti, è dimostrato da studi come frequentare musei, concerti, teatri, cinema e mostre migliori la percezione del proprio benessere. Questo vale anche per i pazienti che devono affrontare un difficile percorso di cura.
Il Progetto Art4ART
Nato nel 2019, all’interno del Centro di Radioterapia oncologica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS – Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy), il progetto consente ai pazienti di curarsi in un contesto bello e attrattivo “in grado di attivare le risorse emotive e motivazionali nascoste in ognuno di noi per favorire la consapevole partecipazione alla terapia e consentire una autentica relazione con il personale sanitario tutto. L’arte non è solo uno strumento di accoglienza e di intrattenimento, ma un vero e proprio strumento di cura” – ha sottolineato Vincenzo Valentini, Direttore del Gemelli ART.

L’impegno della Fondazione Bracco
La Fondazione Bracco ha avviato progetti dal 2011 per promuovere la fruizione culturale nei luoghi di cura, con un focus sull’arte e la scienza concepito come relazione di continuo scambio tra saperi.
Enzo Grossi, Advisor scientifico di Fondazione Bracco, ha quindi evidenziato i progressi scientifici che supportano il ruolo dell’arte e della cultura nel promuovere il benessere e la salute. “L’esposizione alla bellezza, variamente intesa – ha affermato – migliora la qualità di vita dell’individuo in modo sostanziale, fino ad arrivare ad un effettivo prolungamento dell’aspettativa di vita, riducendo il rischio di gravi patologie degenerative.”
Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, ha presentato il progetto “Salus per artem”, che promuove la cultura come fattore migliorativo della qualità della vita.

Avviato nel 2018, il progetto – ha rammentato la Direttrice – “è fondato sulla convinzione, ormai consolidata anche scientificamente, che la partecipazione delle persone ad attività in contatto diretto con l’armonia, di cui sono portatori i monumenti e le opere d’arte, possa generare benessere; e a beneficiarne sono i pubblici con esigenze particolari”.
La mostra fotografica “Ritratte. Donne di arte e di scienza“, curata dalla Fondazione Bracco in collaborazione con Arthemisia e Zetema Progetto Cultura, è dedicata alle donne italiane che hanno eccelso nella scienza e nei beni culturali.
L’esposizione è visitabile fino al 10 settembre 2023 presso il Museo Carlo Bilotti di Roma.