PERUGIA – In attesa della ristrutturazione antisismica della chiesa di Santa Croce a Umbertide, la splendida Deposizione di Luca Signorelli, considerata il suo ultimo capolavoro, è ora fruibile online in altissima definizione grazie alla tecnologia gigapixel.
Un’opera monumentale
Dipinta da Signorelli nel 1516 per la chiesa di Santa Croce, la pala centrale raffigura la Deposizione di Cristo dalla Croce, circondata da figure scultoree avvolte in panneggi di straordinario cromatismo. Ai lati, due pilastri decorati con candelabri dorati recano l’iscrizione “Lucas Signorellus de Cortona pictor pingebat“. La pala poggia su una predella suddivisa in tre scomparti con scene tratte dalla Leggenda della Vera Croce.

Su concessione di Comune di Umbertide
Nel 1611, l’opera fu incorniciata in una fastosa macchina d’altare in stile barocco realizzata dall’artista marchigiano Giampietro Zuccari. Dipinto e macchina d’altare sono stati restaurati nel 1998.
Un capolavoro a portata di click
La pala è attualmente inaccessibile al pubblico per lavori di ristrutturazione antisismica alla chiesa. Tuttavia, grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e Haltadefinizione, l’opera è stata digitalizzata in gigapixel, permettendo a chiunque di ammirarne ogni dettaglio con una qualità senza precedenti.
La digitalizzazione in gigapixel offre, infatti, un’esperienza di fruizione inedita. È possibile “immergersi” nell’opera, scoprendo dettagli che finora erano invisibili all’occhio nudo, come la minuscola lacrima sul volto del Santo sotto la Croce o le gocce di sangue raccolte dalla Maddalena.


Un’opportunità per la valorizzazione del territorio
“La digitalizzazione è l’unico mezzo per superare le barriere fisiche e amplifica il potenziale comunicativo dell’opera“, ha dichiarato il Sindaco di Umbertide, Luca Carizia. “Questo progetto rappresenta un passo importante per la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale“.
“L’Italia è ricca di capolavori come questo di Signorelli“, ha affermato Luca Ponzio, amministratore delegato di Haltadefinizione. “La digitalizzazione è fondamentale per la conservazione e la diffusione del patrimonio culturale, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio”.
La tecnologia di riproduzione Gigapixel permette di cogliere particolari determinanti anche per gli studiosi, come sottolinea Giuseppe Sterparelli, autore della monografia sull’attività di Signorelli in Altotevere: “l’esplorazione digitale permette di vedere finalmente bene le pose di alcune figure della predella, esplicitamente riscontrabili in opere di Piero della Francesca, rafforzando così la tesi dell’apprendistato di Signorelli presso il più anziano maestro.”


Dettaglio, gocce di sangue raccolte da Maddalena. Luca Signorelli, Deposizione dalla Croce, 1516 © Haltadefinizione Image Bank | Su concessione di Comune di Umbertide
Luca Signorelli: un nuovo linguaggio artistico in Altotevere
Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, Luca Signorelli si stabilì in Altotevere, terra di confine tra Umbria e Toscana. Qui, sotto il patrocinio della famiglia Vitelli, sviluppò un nuovo linguaggio artistico che affascinò il giovane Raffaello e molti altri artisti.
Lontano dai vincoli imposti dai committenti di Cortona, Signorelli poté esprimere liberamente la sua vena creativa. Le sue opere di questo periodo si caratterizzano per un accentuato realismo anatomico e una reinterpretazione originale delle storie della tradizione cristiana, come sottolineato da Giorgio Vasari che ne lodò la “bizzarra e capricciosa invenzione”.