MILANO – Il MANIFESTIVAL 2023, progetto di Arte Urbana della Fondazione Arrigo e Pia Pini, con il contributo di Fondazione di Comunità Milano, si è concluso con la realizzazione di cinque murales nel quartiere Gallaratese, periferia Nord Ovest di Milano. Le opere sono state create nell’area di via Appennini e via Consolini, grazie alla partecipazione attiva dei residenti e delle numerose associazioni del terzo settore che operano nel quartiere.
Artiste donne di fama internazionale
Tutte le opere, portano la firma di rinomate artiste donne a livello internazionale. Tra queste, la street artist olandese Judith De Leeuw, conosciuta come JDL. Le sue opere sono state esposte accanto a nomi illustri come Banksy e Keith Haring, confermandola come un’artista di rilevanza mondiale. Una delle sue opere italiane è entrata nella top 100 dei murales più belli del mondo (Best Street Art 2022 Awards).
Atlas: omaggio alla forza femminile
L’opera di JDL, intitolata Atlas, è un omaggio alle donne che sostengono il quartiere e il mondo intero. Rappresenta la componente femminile della società, portatrice di un peso sociale importante e capace di sollevare la comunità attraverso piccoli atti di gentilezza e sostegno, mentre gli uomini sembrano più propensi a concentrarsi su potere e successo. L’opera ci ricorda che il vero potere spesso si manifesta attraverso semplici gesti.
Equilibrio dinamico, una celebrazione della natura
Il duo artistico Nabla & Zibe ha realizzato l’opera Equilibrio dinamico in via Appennini 64. Questo murale è un tripudio di colori e vitalità, che celebra la memoria agricola del quartiere in una versione pop. Propone, inoltre, una riflessione sul verde urbano e sulla possibilità di sviluppare progetti di sostenibilità, a partire dalla periferia, ribaltando così la percezione tradizionale dello sviluppo cittadino unicamente in relazione a un nucleo centrale.
Frequency & Rhythm, la forza della musica e della cultura visiva
Le artiste argentine Medianeras hanno realizzato l’opera Frequency & Rhythm, in via Consolini 26. Questo murale è un inno alla musica e alla cultura visiva come strumenti di aggregazione giovanile e di espressione personale. Rappresenta anche un interessante esempio di risignificazione del luogo, richiamando l’iconico edificio del Gallaratese, il Monte Amiata.
Il viaggio, la memoria delle case popolari
La rinomata urban artist spagnola BTOY ha realizzato l’opera Il viaggio, in via Consolini 24. Questo murale pone al centro la memoria delle case popolari del Gallaratese, un tema ancora vivo nei ricordi dei residenti. L’opera sovrappone pattern, geometrie pop e decorazioni floreali, in un gioco di colori che mescola memoria e modernità.
Lo sport come strumento di integrazione
L’opera dell’urban artist Leticia Mandragora riflette sullo sport come strumento di integrazione e riscatto, capace di unire al di là delle differenze linguistiche e culturali. Quest’opera propone una riflessione intorno al linguaggio del corpo e ai valori dello sport nel multietnico quartiere del Gallaratese.
Un progetto di partecipazione comunitaria
MANIFESTIVAL 2023 ha coinvolto attivamente la comunità del Gallaratese in tutte le fasi del progetto, dalla mappatura delle Associazioni attive al dialogo sulle problematiche e le potenzialità del quartiere. Il risultato è una serie di murales che non solo arricchiscono il tessuto urbano, ma raccontano le storie e le speranze di una comunità unita.
Il progetto è, dunque, una testimonianza tangibile del potenziale di collaborazione tra artisti, associazioni e comunità locali, il suo impatto positivo sulla vita urbana e sociale.
“Un quartiere fantastico, fatto non solo di muri giganteschi su cui esprimere il gesto artistico forte che interpreta i temi emersi, ma soprattutto fatto di gente aperta e partecipe, che desidera e accoglie cambiamento, e vuole esserne protagonista. Il nostro ringraziamento va soprattutto a loro e all’indispensabile contributo di Fondazione di Comunità Milano”, ha dichiarato Veronica Pini, Presidente della Fondazione Arrigo e Pia Pini.