REGGIO EMILIA – Va in scena dal 17 novembre 2023, alla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, la mostra Marionette e Avanguardia. Picasso · Depero · Klee · Sarzi, a cura di James M. Bradburne, membro del Comitato Scientifico della Fondazione.
La quarta parete e il potere delle marionette
Arte, teatro e innovazione si fondono per dare vita a una mostra-spettacolo immersiva, che ruota attorno al concetto di “quarta parete”, ovvero la capacità di coinvolgimento emotivo che trasforma lo spettatore in un partecipante attivo nella storia rappresentata.
Le marionette e i burattini diventano veicoli per abbattere questa barriera, dando allo spettacolo il potere di sfumare la divisione tra palcoscenico e mondo, tra arte e vita. Artisti come Picasso, Depero, Klee e Sarzi hanno ben compreso il potenziale educativo ed estetico del “teatro di figura”, spesso apparentemente legato ai bambini, e lo hanno utilizzato per esplorare nuove forme di espressione visiva.
Il potere della satira
La mostra esplora anche il lato satirico delle marionette, come veicolo per criticare le condizioni politiche e sociali. I burattini, in particolare, sono stati utilizzati per attaccare l’establishment politico con un tocco di mordacità mitigato dalla loro natura carina. Questa forma di espressione artistica ha fornito una voce insolita ma efficace per la protesta.
Da Picasso a Sarzi: un’esposizione eclettica
I visitatori saranno accolti dai costumi a grandezza naturale disegnati da Picasso per il balletto Parade nel 1917.
L’esposizione presenta una vasta gamma di marionette e burattini, dai classici personaggi della Commedia dell’Arte alle creazioni sperimentali di Otello Sarzi. Due palcoscenici consentiranno ai visitatori di sperimentare il “teatro di figura”, arricchito da micro-spettacoli eseguiti dalla Compagnia marionettistica Carlo Colla di Milano e l’Associazione 5T di Reggio Emilia.
I puppets: tra creature viventi e oggetti inanimati
Molti artisti si sono avvicinati al mondo delle marionette, ammirando la loro capacità di incanto. I registi hanno visto in esse un modo di sostituire gli attori e dar vita agli oggetti. Dopo la Prima guerra mondiale, le marionette esprimevano l’estetica macchinica e rappresentavano la realtà dei soldati mutilati.
Vienna e Berlino, fino agli anni ’20, furono una fucina di creatività nell’arte, nel teatro, nella musica, nella filosofia e nelle scienze. Le marionette giavanesi, influenzate dall’orientalismo, arrivarono in Europa nell’Ottocento. Richard Teschner sviluppò l’arte delle marionette, influenzando artisti europei. Il Bauhaus integrò marionette e giochi per bambini nella pratica artistica negli anni ’20.
L’avanguardia russa, con “Le marionette e la Rivoluzione”, le utilizzò per combattere l’analfabetismo e formare il nuovo cittadino sovietico. Artisti come Natalia Sats, Samuil Marshak, El Lissitzky e altri sperimentarono nuove forme di teatro per bambini.
Omaggio a Otello Sarzi
La mostra chiude con un omaggio speciale a Otello Sarzi, un’icona del “teatro di figura” italiano nel secondo dopoguerra. La collaborazione con la Fondazione Famiglia Sarzi offre l’opportunità di esplorare la vita e l’opera di Sarzi, che ha trasformato i burattini in strumenti di espressione artistica e impegno sociale.
“Ritengo che l’obiettivo principale della mostra sia quello di aprire uno spazio dell’immaginazione in cui un bastone possa tornare a essere un cavallo, un drago o un flauto” -Afferma James M. Bradburne.
Riflessioni ed eventi collaterali
Oltre alla mostra principale, una serie di attività collaterali, tra cui visite guidate, conferenze e laboratori didattici, arricchiranno l’esperienza dei visitatori.
La Fondazione Palazzo Magnani si impegna anche a coinvolgere diverse fasce di pubblico, con eventi esclusivi per aziende e progetti speciali per persone con fragilità.
Per l’occasione sarà pubblicato da Corraini editore un prezioso catalogo a cura di James Bradburne. Oltre alle opere in mostra, diversi i contributi scientifici degli autori coinvolti nel progetto scientifico
Vademecum
Marionette e Avanguardia. Picasso · Depero · Klee · Sarzi
Reggio Emilia, Palazzo Magnani
17 novembre 2023 – 17 marzo 2024
Tariffe biglietti
acquistabili sul sito www.palazzomagnani.it o presso la biglietteria di Palazzo Magnani
Intero 12 euro
Ridotto 10 euro
Studenti universitari 8 euro
Ragazzi 5 euro
Biglietti famiglia da 14 a 32 euro
Orari
Mercoledì e giovedì › 10-13 | 15-19
Venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-19
Mostra chiusa 25 e 31 dicembre
Aperture straordinarie
24 Novembre 2023 (Santo Patrono) › 10 – 19
8, 24 e 26 Dicembre 2023 › 10 – 19
1 Gennaio 2024 › 15-19