ROMA – È stata presentata all’Aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino Master of Mistakes, l’installazione dell’artista romano Daniele Sigalot, un’enorme scultura di acciaio “atterrata” al Terminal 1, esattamente di fronte a Giotto. Master of Mistakes è, infatti, esposta accanto a tre vetrate di Giotto, provenienti direttamente dalla Basilica di Santa Croce a Firenze, per creare un dialogo tra sacro e profano.
Master of Mistakes: una palla di errori
Con i suoi tre metri di altezza e 700 chilogrammi di peso, Master of Mistakes sembra a tutti gli effetti una palla di carta accartocciata, ma in realtà è una struttura complessa di alluminio bianco che rappresenta “la somma degli errori dell’artista“. Sigalot la descrive, infatti, come “un monumento dedicato a ciò che di noi vorremmo dimenticare”. “Volevo vedere cosa sarebbe successo se avessi messo tutti miei sbagli in una singola stanza – spiega Sigalot – . Quei fogli accartocciati e destinati al cestino si sarebbero trasformati da cattive idee in una buona, una volta che avessero unito le forze. Perché la ripetizione ossessiva di uno sbaglio può diventare un successo”.

Per il critico e curatore Luca Beatrice: “l’opera diventa l’occasione di autoanalisi che da se stesso si rivolge agli altri, al pubblico, come accadeva negli specchi o in altri lavori di un artista specializzato nel muoversi sull’ambiguità dei materiali. Una forma che sembra leggera si appesantisce nell’accumulo, questa non è una pipa e non è nemmeno un foglio di carta ma un pezzo di alluminio e uno accanto all’altro diventano figura gigante, monumento a nulla di valoroso ed eroico ma a ciò che di noi stessi vorremmo dimenticare, che certi ricordi fanno davvero male“. E ancora: “Master of Mistakes fa bene al nostro sguardo e colpisce la nostra essenza, ciò che poi si chiede a un’opera d’arte, appagare il senso estetico e portarci dentro una riflessione profonda“.
L’installazione è stata inaugurata alla presenza dell’AD di Aeroporti di Roma Marco Troncone, il quale ha affermato che l’opera arricchisce l’esperienza dei passeggeri, consolidando il ruolo dell’aeroporto come vetrina della creatività italiana.
Daniele Sigalot e lo studio romano
Sigalot, classe 76, dopo 23 anni passati tra Londra, Barcellona, Berlino e Napoli, è tornato a Roma, dove ha aperto pochi mesi fa il suo nuovo studio: “La Pizzeria”.
Il nome arriva direttamente da Berlino, sua penultima tappa in ordine di tempo, ma a differenza dell’atelier tedesco, dove Sigalot aveva chiamato così il suo studio per non deludere gli stereotipi che vedono gli italiani primeggiare solo in cucina, qui si respira un’atmosfera che rimanda direttamente ai loft neworkesi: 250 metri quadrati, in zona Ostiense, divisi su tre piani a metà tra un’officina e un night club. Ad accogliere il visitatore, il grande bancone fatto di 40.000 monetine da 1centesimo, o il conto alla rovescia di 1000 anni.


Donazione dell’opera da Wem Gallery
L’opera sarà donata all’aeroporto di Fiumicino da Wem Gallery, uno spazio espositivo che ha trasformato una vecchia fabbrica in una delle gallerie d’arte moderne più importanti d’Italia. Marco Bracaglia, direttore di Wem Gallery, sottolinea il contrasto tra la vecchia e la nuova economia, tra la produzione in serie e l’arte unica che Master of Mistakes incarna perfettamente.