A 150 anni dalla nascita dell’Impressionismo, l’opera di Claude Monet ha raggiunto un prezzo record all’asta
NEW YORK – Mercoledì 15 maggio, durante la serata di Arte Moderna e Contemporanea di Sotheby’s a New York, “Meules à Giverny” (1893) di Claude Monet è stato battuto per 34,8 milioni di dollari (32,01 milioni di euro), diventando il top lot dell’asta.
La tela, raffigurante un pagliaio immerso in un paesaggio dorato di campagna, ha scatenato una battaglia tra tre offerenti al telefono che si sono rincorsi per ben otto minuti. L’aggiudicazione finale ha suscitato un applauso scrosciante nella sala d’aste, con il martello che è calato per mano di Jen Hua, vicepresidente di Sotheby’s per l’Asia.
Un collezionista asiatico anonimo
Secondo un portavoce della casa d’aste, “Meules à Giverny” è stato acquistato da un collezionista privato asiatico che desidera rimanere anonimo. L’opera, parte della celebre serie dei “covoni di paglia” di Monet, era stata portata negli Stati Uniti nel 1895 dal suo primo proprietario, il pittore paesaggista americano Dwight Blaney. Dopo un prestito al Museum of Fine Arts di Boston, il dipinto è rimasto nella stessa collezione privata per decenni.
Impressionismo, cifre da capogiro
Questa vendita rappresenta un nuovo successo per Sotheby’s, che già nel 2019 aveva stabilito un record per un’opera di Monet con la vendita di “Meules” (1892) per 110,7 milioni di dollari. “Meules à Giverny” si posiziona come uno dei dipinti impressionisti più costosi mai venduti all’asta, consolidando il fascino intramontabile del maestro francese e la sua capacità di catturare la bellezza effimera della luce e della natura.
L’asta newyorchese del 15 maggio ha visto protagonista non solo “Meules à Giverny”, ma anche altre opere di prestigio da collezioni private, tra cui “Bennecourt” (1887) di Monet, “Courses de taureaux” (1901) di Pablo Picasso, “Paysage aux Pâtis, Pontoise, la moisson” (1873) di Camille Pissarro e “View of Broadway and Fifth Avenue” (1890) di Childe Hassam. Un evento che ha confermato l’interesse del mercato per l’arte impressionista e la sua capacità di generare cifre da capogiro.