FIRENZE – Nel cuore di Firenze, il Museo di San Marco custodisce tesori artistici di inestimabile valore, tra cui opere del Beato Angelico.
Una sostanziosa donazione privata da parte di Michael W. Scherb, fondatore e CEO di Appian Capital Advisory, ha reso possibile un delicato restauro architettonico e un completo rinnovamento dell’allestimento, focalizzato sul Refettorio grande, un tesoro in parte inaccessibile, a causa di un sollevamento del pavimento in cotto.
Il progetto di restauro
Il Refettorio grande di San Marco, utilizzato quotidianamente dai frati, tornerà completamente visibile e perfettamente fruibile al pubblico.
La sala, che ospita venti dipinti della Scuola di San Marco, tra cui l’affresco della Provvidenza dei domenicani e la Crocifissione di Giovanni Antonio Sogliani, verrà restituita alla sua antica gloria. Nuove didascalie e una moderna illuminazione esalteranno la bellezza delle opere d’arte e dell’architettura della sala, consentendo ai visitatori una completa fruizione.

Il mecenatismo di Michael W. Scherb
La generosità di Michael W. Scherb, filantropo e amministratore delegato di Appian Capital Advisory, è il motore di questo straordinario progetto.
“Ho visitato San Marco per la prima volta da bambino e ancora di recente, dal momento che ora trascorro più tempo a Firenze. – Racconta Michael W. Scherb – È una città che ha dato così tanto al mondo e ho intravisto subito una grande opportunità per sostenere una delle sue più grandi gemme nascoste. Il finanziamento aprirà nuovi spazi e – spero – consentirà a più persone di godere del Museo in una città, come Firenze, dove anche le più grandi istituzioni culturali devono costantemente competere per l’attenzione dei visitatori.”
Questo progetto è un esempio tangibile di come la collaborazione tra settori pubblici e privati possa portare a risultati straordinari per la tutela e la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio culturale.

Il Museo di San Marco
Il Museo di San Marco è situato nel convento domenicano omonimo, un capolavoro di architettura di Michelozzo, commissionato da Cosimo de’ Medici il Vecchio e costruito tra il 1437 e il 1443.
Il museo custodisce la più grande collezione al mondo di opere del Beato Angelico, uno dei massimi pittori del Rinascimento, che visse nel convento tra il 1438 e il 1445.
La visita al museo permette di esplorare gli spazi suggestivi del convento, tra cui il chiostro di Sant’Antonio, la Sala dell’Ospizio, la sala del Refettorio, la sala del Capitolo e le celle dei monaci.
Gli spazi museali convivono con la chiesa di San Marco e le parti ancora riservate alla vita conventuale.
Tra le opere principali del Beato Angelico si possono ammirare capolavori come l’Annunciazione e il Trittico di San Pietro martire.
Al secondo piano del convento, sono conservati gli affreschi realizzati sempre dall’Angelico tra il 1438 e il 1445.
Oltre alle opere dell’Angelico, il museo espone anche il Cenacolo del Ghirlandaio e la Madonna col Bambino di Paolo Uccello.
Il museo è anche un punto di riferimento per un dialogo tra le arti e ospita iniziative ed eventi nazionali e internazionali di musica rinascimentale, danza contemporanea, azioni teatrali, presentazioni di libri.
I capolavori del Beato Angelico continuano a ispirare nuove interpretazioni artistiche, come è stato di recente per il cineasta Armondo Linus Acosta che ha fatto rivivere in un cortometraggio l’affresco della Comunione degli Apostoli e per Abel Ferrara che ha letto e realizzato un video sulla poesia di Gabriele Tinti dedicata al Cristo deriso della cella numero 7.
Museo di San Marco
Piazza San Marco, 3 50121 Firenze
Tel. +39 055 0882000