FIRENZE – Venerdì 9 Febbraio, alle ore 17:30, il Museo Novecento di Firenze ospita l’evento Ofelia. Da Shakespeare ad Arturo Martini , in concomitanza con la presentazione dell’opera Ofelia di Arturo Martini nelle sale della collezione permanente del museo.
Il ritorno di “Ofelia” al Museo Novecento
Il ritorno al Museo Novecento di questa straordinaria opera di Martini è stato accolto con gioia dalla vicesindaca e assessora alla Cultura, Alessia Bettini, la quale ha sottolineato l’importanza di arricchire il patrimonio artistico della città con opere di grande rilevanza come questa. Ofelia rappresenta non solo un arricchimento significativo alla collezione permanente del museo, ma anche un momento di rinnovato legame tra l’artista trevigiano e Firenze.
Il direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti, ha espresso gratitudine verso gli eredi di Castelnuovo-Tedesco per aver reso possibile il ritorno di Ofelia in Italia e per aver permesso che quest’opera possa essere esposta al pubblico. Risaliti ha evidenziato l’importanza di questo gesto nel contesto della crescita delle collezioni civiche e nell’ambito della promozione dell’arte moderna e contemporanea a livello nazionale e internazionale.
Storia dell’opera di Martini
Ofelia di Arturo Martini è stata donata in comodato al Museo Novecento per essere esposta nelle sale della collezione Alberto della Ragione. Questa scultura, acquistata da Mario Castelnuovo-Tedesco nel 1931, era stata nascosta a Firenze durante gli anni bui delle leggi razziali fasciste, nel 1937, che portarono il compositore fiorentino e la sua famiglia a scappare negli Stati Uniti. Fu dopo la morte del compositore, nel 1968, e quindi della moglie Clara, nel 1989, che Ofelia prese la strada degli Stati Uniti. Solo recentemente è tornata in Italia grazie agli sforzi degli eredi di Castelnuovo-Tedesco, in occasione della mostra organizzata dal Museo Novecento “Arturo Martini e Firenze”.
L’evento “Ofelia. Da Shakespeare ad Arturo Martini”
In occasione di questo ritorno, il Museo Novecento ha organizzato Ofelia. Da Shakespeare ad Arturo Martini, un incontro che approfondirà la figura di Ofelia attraverso varie forme artistiche, dalla storia dell’arte al cinema. Sono previsti interventi della storica dell’arte Lucia Mannini, che ha avuto un ruolo fondamentale nel ritrovamento dell’opera negli Stati Uniti, e del direttore del Museo Novecento, Sergio Risaliti. Letture di brani di Shakespeare saranno eseguite dalla cantautrice e storica Letizia Fuochi.
L’evento verrà introdotto dalla dottoressa Ilaria Nerli, che presenterà una panoramica sulla figura di Ofelia nell’arte, dalla celebre opera di John Everett Millais Ophelia, fino alle rappresentazioni del personaggio nel cinema, nella letteratura e nella fotografia.
L’interpretazione di Ofelia da parte di Arturo Martini
Ofelia, personaggio shakespeariano della tragedia “Amleto“, è diventata nel corso del tempo un simbolo dello struggimento dell’amore non corrisposto. Arturo Martini ha scelto di rappresentare Ofelia come descritta nella quinta scena del quarto atto dell’opera di Shakespeare, il momento più misterioso e disturbante del personaggio.
L’Ofelia di Martini è una figura di terra refrattaria, il cui corpo esile, da adolescente, e inclinato evoca un viaggio senza ritorno, simboleggiando il cammino verso la follia.
Vademecum
Museo Novecento
Tel. +39 055 286132 / info@musefirenze.it
Piazza di Santa Maria Novella, 10 – Firenze
Orario:
Lun – Mar – Mer – Ven – Sab – Dom | 11:00 – 20:00
Giovedì | chiuso
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.