VINCI – Inaugura il 30 maggio, nel cuore storico di Vinci, un’opera che rende omaggio al genio universale di Leonardo da Vinci: “La Battaglia di Anghiari, un’altra versione” di Nico Paladini. Questa imponente tela, di undici metri di larghezza per quasi tre di altezza, è una rivisitazione contemporanea del celebre dipinto leonardiano, perduto nel tempo ma ancora vivo nell’immaginario collettivo. L’opera di Paladini, realizzata appositamente per il Comune di Vinci in collaborazione con l’Associazione MUD, sarà esposta nello spazio museale del Comune.
Un capolavoro contemporaneo
“La Battaglia di Anghiari rappresenta un capitolo fondamentale, seppur incompleto, della storia dell’arte. La sua ricerca e il suo eventuale recupero sarebbero un evento straordinario per la cultura italiana e mondiale“, afferma Giuseppe Torchia, Sindaco del Comune di Vinci. La nuova opera di Paladini arricchisce il patrimonio artistico della città, inserendosi nel percorso urbano di sculture e installazioni già dedicate al maestro del Rinascimento e ai suoi capolavori, segnando il primo contributo pittorico a questo percorso.
Sara Iallorenzi, Vicesindaca con delega alla cultura del Comune di Vinci, sottolinea l’importanza dell’opera: “È la prima volta che un’opera in olio su tela e di tali dimensioni entra a far parte del Museo Leonardiano. Questa Amministrazione accresce così il patrimonio artistico comunale con un’opera che mantiene come filo conduttore il nesso con le suggestioni che l’eredità leonardiana esercita sul mondo della creatività contemporanea.”
Nico Paladini e il genio di Leonardo
Nico Paladini, artista poliedrico, speleologo, alpinista e scrittore, celebra con la propria arte il leggendario concittadino Leonardo da Vinci. Paladini, il cui studio è situato vicino alla casa natale di Leonardo, ha scelto di reinterpretare “La Battaglia di Anghiari”, un’opera che Leonardo avrebbe dovuto realizzare nella Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Vecchio a Firenze, ma che rimase incompiuta e fu sostituita dagli affreschi di Giorgio Vasari.
L’anima del capolavoro leonardiano sopravvive attraverso disegni preparatori e copie del nucleo centrale, come quella di Pieter Paul Rubens conservata al Louvre. Partendo da questi elementi, Paladini ha creato un’opera che rispetta l’idea originale di Leonardo, collocando la “Lotta per lo stendardo” al centro del quadro. La scena è arricchita con colori tenui e brillanti, trasportando lo spettatore in un passato storico e, allo stesso tempo, in una dimensione mitica e fiabesca.
Nico Paladini e il movimento del Metropolismo
Fondatore del Metropolismo negli anni ’80, movimento teorizzato da Achille Bonito Oliva, Nico Paladini ha contribuito a riconfermare la pittura figurativa in un periodo in cui sembrava perdere rilevanza. “Il Metropolismo è stato un tentativo di riconfermare la pittura figurativa attraverso la sua funzione tradizionale in un momento in cui la figurazione sembrava non avere più ragione di essere”, spiega Paladini. L’artista vede una continuità tra la sua opera e quella di Leonardo, entrambe testimoni della storia con una potenza evocativa straordinaria.
Nato a Empoli nel 1949, Nico Paladini ha studiato all’Istituto d’Arte di Siena e all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Viaggiatore ed esploratore instancabile, ha effettuato spedizioni sulle vette più alte del mondo e ha vissuto esperienze estreme. Dopo aver lavorato come educatore in un centro per disabili, negli anni ’80 si dedica alla grafica e alla fotografia di moda, continuando a coltivare la passione per il disegno e la pittura. La sua prima mostra si tiene alla Galleria La Barcaccia di Roma nel 1987, seguita da numerose esposizioni internazionali.
Vademecum
La Battaglia di Anghiari, un’altra versione Opera di Nico Paladini
Spazio Museale del Comune di Vinci
Via Montalbano, n.6
Orario: Tutti i giorni dalle 10 alle 19
Ingresso libero