VENEZIA – Il Museo di Palazzo Grimani a Venezia, presenta la mostra Tintoretto e Giovanni Grimani: ritratti a confronto. L’esposizione si concentra sulla figura di Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, attraverso i ritratti che gli dedicarono Jacopo e Domenico Tintoretto.
La mostra si inserisce, inoltre, nel percorso di valorizzazione e promozione del palazzo e delle sue collezioni, intrapreso nel 2019 con il riallestimento della Tribuna Grimani e della Sala del Doge.

Un confronto inedito
Al centro dell’esposizione il Ritratto di Giovanni Grimani attribuito a Domenico Tintoretto, recentemente acquisito e donato al museo da Venetian Heritage. Il dipinto si confronta con altri due ritratti del prelato veneziano realizzati da Jacopo Tintoretto, suo padre: il Ritratto del patriarca Giovanni Grimani della Schorr Collection e il celebre Ritratto di Giovanni Grimani del Rijksmuseum di Amsterdam.
Da un lato, la ieratica compostezza del ritratto di Amsterdam, realizzato quando Grimani era ancora un giovane cardinale. Dall’altro, la maggiore scioltezza e vivacità del ritratto della Schorr Collection, che lo ritrae in abiti pontificali. Infine, il ritratto di Domenico Tintoretto, figlio d’arte, che ci offre un’immagine più intima e introspettiva del patriarca.
Un prestito d’eccezione
Un prestito d’eccezione arricchisce la mostra: un olio su tavola di piccole dimensioni raffigurante il Ritratto del patriarca Giovanni Grimani, recentemente riscoperto in collezione privata dalla Galleria Colnaghi ed esposto per la prima volta al pubblico.
Un’opera inedita che restituisce una nuova chiave di lettura del personaggio e del suo rapporto con i Tintoretto.
Un volume per approfondire
La mostra è accompagnata da un prezioso volume edito da Marsilio Arte. Un’opera riccamente illustrata che, oltre a presentare le opere esposte, offre un approfondimento sulla figura di Giovanni Grimani, sul contesto storico-politico in cui visse e sul suo rapporto con la famiglia Tintoretto.
Un esempio di virtuosa collaborazione
La mostra, curata da Toto Bergamo Rossi, Daniele Ferrara e Valeria Finocchi, è frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto, Venetian Heritage e Colnaghi, a dimostrazione dell’efficace sinergia tra pubblico e privato per la valorizzazione del patrimonio culturale.