FIRENZE – Celebre per le sue opere di forte impatto emotivo e riflessivo che esplorano temi quali la memoria, il mito, la guerra e l’esistenza, Anselm Kiefer presenta al pubblico, dal 22 marzo al 21 luglio 2024, un percorso inedito e affascinante con opere storiche e nuove produzioni, in un dialogo costante con l’architettura rinascimentale di Palazzo Strozzi.
La complessità dell’arte di Anselm Kiefer
Ogni produzione artistica di Kiefer si distingue per il suo rifiuto del limite che si manifesta attraverso la scelta della monumentalità, la potenza della materialità e l’infinita ricchezza di risorse utilizzate per esplorare le profondità della memoria e del passato.
Sin dagli esordi negli anni Sessanta, il maestro tedesco ha affrontato tematiche di grande significato, legate alla storia della Seconda guerra mondiale, stimolando una riflessione sulla Germania post-bellica e la sua eredità emotiva e culturale.
A cura di Arturo Galansino, la mostra di Palazzo Strozzi si propone di restituire la complessità dell’arte di Kiefer, celebrando l’intreccio tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione. Il progetto intende coinvolgere i visitatori nello spazio fisico e concettuale delle sue opere, offrendo al tempo stesso una visione approfondita della sua evoluzione artistica.
Mito, religione e letteratura
Nato nel 1945 a Donaueschingen, Kiefer è uno degli artisti più importanti e versatili della nostra epoca. La sua pratica artistica abbraccia diversi media, tra cui pittura, scultura, fotografia, xilografia, libri d’artista, installazioni e architettura. Laureatosi in legge e lingue romanze, Kiefer ha poi dedicato la sua vita agli studi d’arte, entrando in contatto con Joseph Beuys e partecipando alla sua azione Save the Woods nel 1971.
Le prime opere di Kiefer hanno affrontato il passato nazista attraverso la parodia del saluto e la decostruzione dell’architettura nazionalsocialista. Il trasferimento in Francia nel 1992 segna una svolta nel suo lavoro, influenzato anche dai viaggi in India, Asia, America e Nord Africa. Strutture mesopotamiche e paesaggi del sud della Francia diventano parte integrante delle sue opere, insieme a riferimenti letterari e poetici stratificati.
Oltre alla sua produzione artistica, Kiefer ha trasformato luoghi come una vecchia fabbrica in Germania e la sua proprietà a Barjac, in Francia, in cui ha creato una rete di tunnel sotterranei e cripte collegati a installazioni d’arte.
La Fondazione Eschaton-Anselm Kiefer
Lo studio di Kiefer è ora parte della Eschaton-Anselm Kiefer Foundation ed è aperto regolarmente al pubblico.
Appassionato lettore e prolifico artista, Kiefer continua a vivere e lavorare vicino a Parigi, testimone di un percorso artistico che abbraccia il passato, il presente e il futuro con straordinaria maestria. L’istituzione della fondazione nel 2022 è coincisa con il ritorno di Kiefer a Venezia dove, in parallelo alla Biennale, ha inserito nel Palazzo Ducale una serie di dipinti ispirati agli scritti del filosofo italiano Andrea Emo.
Vademecum
ORARIO MOSTRA
TUTTI IGIORNI
10.00-20.00
INCLUSI FESTIVI
GIOVEDI 10.00-23.00
INFO E PRENOTAZIONI
CSC SIGMA
DAL LUNEDI AL VENERDI
9.00-18.00
T.+39 0552645155
prenotazioni@palazzostrozzi.org
PALAZZOSTROZZI.ORG