PESARO – La Vitrifrigo Arena di Pesaro ha registrato il tutto esaurito per la cerimonia inaugurale di Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. Con tutti gli ottomila posti disponibili del palasport occupati, l’evento del 20 gennaio ha segnato l’inizio ufficiale di un anno dedicato alla valorizzazione della cultura nella città marchigiana. La cerimonia ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il Governatore regionale delle Marche, Francesco Acquaroli, e il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.
Bellezza da raccontare, ambizioni da perseguire
Il Sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha aperto la cerimonia con un discorso incentrato sulla bellezza della provincia italiana e l’importanza di essere orgogliosi delle proprie radici, affermando che l’Italia non è solo fatta di grandi città.
Il tema scelto per l’anno della Capitale, “La natura della cultura“, è stato approfondito dal Sindaco che ha rimarcato la necessità di affrontare la sfida culturale insieme a quella della sostenibilità per la salvezza del pianeta, soprattutto in un periodo così critico in cui il cambiamento climatico è sempre più sotto i nostri occhi. Ha, quindi ricordato il 2023, come l’anno più caldo della storia, enfatizzando l’urgenza di rilanciare la cultura della pace.
Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha invece elogiato Pesaro come un “brillante esempio di rinascimento italiano, di pragmatismo, pensiero e arte“, con uno sguardo rivolto al futuro. “I cittadini di Pesaro sono un prezioso esempio di operosità“, ha aggiunto il ministro ricordando che “la forza simbolica della cultura è il collante” sociale e territoriale “più forte che esista“.
Mattarella: cultura è il presupposto delle nostre libertà
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è soffermato sull’inarrivabile patrimonio culturale italiano, sottolineando come la cultura sia elemento fondamentale per la coesione sociale e territoriale, ma anche per preservare i valori umani minacciati dalle guerre e dagli estremismi nazionalistici. Ha poi richiamato l’attenzione sulla responsabilità di capitalizzare il valore della libertà della cultura oggi e per l’avvenire.
Il Presidente ha affermato che in questo particolare momento parlare di cultura implica un compito di grande portata. “La cultura è paziente semina, specialmente nelle nuove generazioni. Perché la cultura è beneficamente contagiosa e permette di riflettere sulla storia per non ricadere negli errori del passato. Permette di ammirare la bellezza, l’arte, l’ingegno, consapevoli che l’estetica non può separarsi da un’etica di rispetto per la persona“.
Pesaro si è assunta il compito di far interagire arte, natura e tecnologia nell’anno da Capitale della Cultura, proponendo il tema “La natura della cultura”. Il Presidente ha sottolineato l’importanza di preservare l’equilibrio della natura e la riconciliazione con l’ambiente, definendoli obiettivi urgenti di civiltà e pace.
“Cultura è conoscenza. Ma anche coscienza. Ci vogliono intelligenza e coraggio per battere strade nuove“.
“Tanti verranno a Pesaro – ha detto Mattarella – da ogni parte d’Italia, d’Europa, da altri luoghi, per incontrarvi, per conoscere il vostro patrimonio storico-artistico. È una conseguenza di quella circolarità della cultura che non sopporta restrizioni o confini, che pretende il rispetto delle opzioni di ogni cittadino, che respinge la pretesa, sia di pubblici poteri o di grandi corporazioni, di indirizzare le sensibilità verso il monopolio di un pensiero unico. Se la cultura è sapere, creatività, emozione, passione, sentimento, ebbene, è il presupposto delle nostre libertà, inclusa quella di stare insieme“.