FIRENZE – In occasione dell’ottavo centenario delle stimmate di San Francesco, la Galleria dell’Accademia di Firenze, in collaborazione con l’Opera di Santa Croce, ha intrapreso un progetto scientifico per la ricostruzione virtuale dell’armadio della sagrestia di Santa Croce. Originariamente composto da ventotto dipinti su tavola di Taddeo Gaddi, questo armadio raffigurava le Storie di Cristo e le Storie di San Francesco. Molti di questi dipinti sono attualmente conservati presso la Galleria dell’Accademia.
Il progetto di ricostruzione
Il progetto, presentato in un video che vede la partecipazione dello storico dell’arte Andrea Di Lorenzo e della direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, racconta le intricate vicende storiche e critiche di questo ciclo pittorico. Le riprese del video sono state effettuate sia nella sagrestia di Santa Croce che presso la Galleria dell’Accademia, accompagnate da una fedele ricostruzione virtuale in 3D dell’armadio e della sua spalliera, con le tavolette dipinte ricollocate al loro posto originale. Il video è disponibile dal 24 maggio sul canale digitale della Galleria dell’Accademia.
Collaborazione e ricerca scientifica
Cecilie Hollberg ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica e della collaborazione tra istituzioni per lo studio e la valorizzazione del patrimonio artistico. “La ricostruzione in 3D del prezioso armadio della sagrestia della Basilica di Santa Croce è frutto di uno studio approfondito di un mirabile ciclo pittorico del XIV secolo, smembrato e diviso negli anni e che ora, in questo contesto, abbiamo potuto virtualmente ricomporre”, ha dichiarato.
L’armadio della sagrestia di Santa Croce
L’armadio della sagrestia, utilizzato dai frati per la lettura delle storie di San Francesco e per le adunanze solenni, era un elemento centrale della Basilica di Santa Croce. La parte inferiore dell’armadio, che ospitava oggetti e paramenti sacri, è ancora conservata in loco e presenta ornamenti in tarsia bicromatica. Le tavolette di Taddeo Gaddi, realizzate tra il 1335 e il 1338, erano inserite nella spalliera del bancone in due file parallele. Questo ciclo di ventotto dipinti, diviso in storie di Cristo e storie di San Francesco, metteva in risalto il ruolo di Francesco come alter Christus.
La spalliera dell’armadio fu smontata e demolita nel 1812 per estrarre i preziosi dipinti a seguito della soppressione del convento di Santa Croce durante la dominazione francese. Attualmente, ventidue dei pannelli originali sono conservati alla Galleria dell’Accademia di Firenze, insieme alle due semilunette. Le rimanenti quattro tavolette quadrilobate si trovano alla Gemäldegalerie di Berlino e alla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera.
Una ricostruzione dettagliata
La ricostruzione in 3D del video si basa anche sul confronto con un mobile simile, quello della sagrestia di San Miniato al Monte a Firenze, che conserva ancora la sua spalliera originale e una calotta concava decorata con un cielo azzurro punteggiato di stelle. Questa analogia permette di ipotizzare la presenza di una calotta simile sull’armadio di Santa Croce, giustificando il formato particolare delle due semilunette dipinte da Taddeo Gaddi.
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