ROMA – Visto l’interesse del pubblico per la mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”, che ha celebrato il cinquecentenario dalla morte del Maestro urbinate, ne è stata decisa la proroga fino al prossimo 3 aprile 2022 (la chiusura era prevista il 7 gennaio 2022).
Un ulteriore numero di persone avrà quindi l’opportunità di vivere questa particolare esperienza, caratterizzata da proiezioni digitali che coinvolgono l’intero spazio espositivo e uno storytelling sonoro realizzato in sincronia con il progetto visivo e interattivo.
Allestita nella Sala Ottagona della Domus Aurea e nei cinque ambienti circostanti, oltre alle Stanze di Achille a Sciro e di Ettore e Andromaca ancora preziosamente decorate, la mostra racconta la straordinaria storia della scoperta delle superfici affrescate.
Intorno alla metà del secondo decennio del Cinquecento, Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520) fu il primo artista rinascimentale a comprendere a fondo la logica dei sistemi decorativi della residenza neroniana, riproponendoli organicamente, grazie alle sue profonde competenze antiquarie, in numerosi capolavori ricordati in questa esposizione curata da Vincenzo Farinella e Alfonsina Russo con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio, promossa dal Parco archeologico del Colosseo e prodotta da Electa. Allestimento e interaction design sono di Dotdotdot.
L’esposizione è aperta tutti i giorni e dal venerdì alla domenica è compresa nella visita guidata del cantiere della Domus Aurea.
Il Parco archeologico del Colosseo continua i lavori di restauro e di ripristino degli spazi, che beneficiano anche di un impianto di illuminazione completamente rinnovato che partecipa alla suggestione dei volumi e delle pareti affrescate, rendendo la visita della reggia neroniana sempre nuova.
Per info: raffaellodomusaurea.it