FIRENZE – Dal 28 settembre 2019, Palazzo Strozzi celebra Natalia Goncharova, (1881-1962) “straordinaria figura femminile delle avanguardie di primo Novecento”, attraverso una grande retrospettiva che ne ripercorre la vita controcorrente e la produzione artistica, mettendola a confronto con opere di celebri artisti che sono stati per lei punti di riferimento come Paul Gauguin, Henri Matisse, Pablo Picasso, Umberto Boccioni.
Per pubblicizzare la mostra era stato pubblicato, la scorsa settimana, un video promozionale su Instagram prontamente censurato dal social network, a causa degli algoritmi che non distinguono un’opera d’arte da una foto “osé e audace”.
Le immagini erano relative all’opera “Modella (su sfondo blu)” che sarà esposta a Palazzo Strozzi.
E’ notizia di oggi invece che Instagram ha sbloccato il video. Goncharova, esponente delle Avanguardie del primo ‘900, venne già censurata e processata, nel 1910 in Russia, proprio per essere stata la prima artista ad aver esposto dipinti di nudi femminili.
Arturo Galansino, direttore della Fondazione Strozzi, ha commentato: “Come successo l’anno scorso con Marina Abramovic anche Natalia Goncharova, artista delle avanguardie di primo ‘900 viene censurata dai social media. Si può dire che, dopo oltre un secolo, l’opera di Natalia riesce ancora a scandalizzare come aveva fatto ai suoi tempi”.