PERUGIA – Un gruppo di archeologi statunitensi ha recentemente scoperto a Spello, in provincia di Perugia, le rovine di un antico tempio pagano romano del IV secolo, eretto su ordine dell’imperatore Costantino e dedicato al culto imperiale della Gens Flavia.
Si tratta di una importante scoperta che getta nuova luce sulla transizione dal culto pagano a quello cristiano all’interno dell’Impero Romano.
Le fondamenta del cambiamento
Il sito, situato nelle vicinanze di un santuario religioso, ha rivelato tre muri appartenenti a una struttura massiccia, con fondamenta larghe un metro e mezzo. Datate intorno al 330 d.C. durante il regno di Costantino (primo imperatore a convertirsi al culto cristiano), le fondamenta suggeriscono l’esistenza, appunto, di un tempio romano.
I risultati degli scavi, condotti nell’estate scorsa, sono stati presentati da Douglas Boin, un ricercatore della Saint Louis University, al meeting annuale dell’Archeological Institute of America, secondo quanto riportato dalla rivista Newsweek. L’équipe di archeologi ha scelto quest’area sulla base di un’iscrizione del IV secolo attribuita a Costantino, rinvenuta nel 1700 ed esposta nel municipio di Spello. Il testo indica che il tempio era un progetto imponente voluto dall’imperatore. Costantino aveva concesso agli Umbri di poter celebrare le annuali cerimonie religiose e i giochi connessi a Spello, senza doversi più recare “presso Volsinii”. In cambio, avrebbero dovuto costruire un tempio dedicato ai suoi antenati della Gens Flavia.
Il tempio doveva onorare gli antenati divini dell’imperatore, un aspetto non insolito nel contesto del culto imperiale romano, dove gli imperatori e i membri di spicco delle loro famiglie erano venerati come dei. Boin ha spiegato a Newsweek che «nel mondo romano non c’era separazione tra religione e Stato».
Si ipotizza, inoltre, che il tempio sia stato utilizzato per due generazioni successive fino a quando la religione pagana fu definitivamente bandita.
Un cambiamento radicale
Sebbene gli studiosi supponessero l’esistenza del tempio, la sua posizione era, tuttavia, sempre rimasta sconosciuta fino a questo importante ritrovamento. La scoperta rivela un cambiamento fondamentale nella società romana, da un impero pagano a uno cristiano, e sottolinea il sostegno cristiano al culto imperiale. Douglas Boin ha evidenziato l’importanza del ritrovamento, affermando che «questo edificio documenta la sopravvivenza delle tradizioni pagane presenti sul territorio per secoli prima dell’ascesa del cristianesimo».
In conclusione, i reperti portati alla luce a Spello testimoniano la complessità della transizione religiosa all’interno dell’Impero Romano, evidenziando la coesistenza e l’evoluzione dei culti nel corso del tempo.