PALERMO – In occasione del quattrocentesimo anniversario del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, la Fondazione Sicilia ha inaugurato, alla Pinacoteca di Villa Zito a Palermo, la mostra Le estasi di Santa Rosalia. Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano, a cura di Maria Concetta Di Natale.
Un ritrovamento eccezionale e opere d’arte di inestimabile valore
In mostra, opere d’arte di inestimabile valore storico e artistico dedicati alla rappresentazione di Santa Rosalia, provenienti dal Museo del Prado e dalla Real Academia des Bellas Artes de San Fernando di Madrid, dall’Archivio dell’Arcidiocesi di Malta, dal Museo Diocesano di Palermo e dal Palazzo Reale di Palermo – Fondazione Federico II.
L’esposizione presenta per la prima volta un rarissimo esemplare della raccolta di incisioni realizzate nel 1629 da Philips de Mallery su disegni di Antoon Van Dyck. Il reperto S. Rosaliae Virginis Panormitanae Pestis Patronæ iconibus expressa, incisore Cornelius Galle, Antwerp (Anversa), è stato individuato da Maria Concetta Di Natale e Sergio Intorre nel fondo antico della Biblioteca della Fondazione Sicilia durante le ricerche propedeutiche al progetto espositivo.
L’iconografia di Santa Rosalia attraverso i secoli
L’iconografia di Santa Rosalia, esplorata attraverso gli occhi degli artisti siciliani ed europei, è rappresentata anche attraverso l’esposizione di volumi stampati tra il XVII e il XVIII secolo, corredati da incisioni su disegni di artisti del periodo, tra cui spiccano quelli proprio di Van Dyck.
Raffaele Bonsignore, presidente della Fondazione Sicilia, ha sottolineato l’importanza di questa mostra nel celebrare e diffondere la conoscenza della ricca tradizione artistica legata a Santa Rosalia. Ha quindi evidenziato il significativo ritrovamento dell’esemplare del volume a stampa del 1629, come un importante contributo alla comprensione dell’iconografia della Santa, testimonianza anche dell’impegno della Fondazione Sicilia nella ricerca e nella valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.
“Il quattrocentesimo anniversario di Santa Rosalia – ha affermato Roberto Lagalla, sindaco della Città di Palermo – richiama la partecipazione di tutte le realtà culturali di Palermo per contribuire, insieme con il Comune e la Diocesi, alla realizzazione di un importante e significativo percorso di celebrazione della Santuzza nell’arco di quest’anno Rosaliano, durante il quale si coniugano fede religiosa e tradizione laica nel segno di una storica e radicata consuetudine. Proprio in questa direzione va la mostra che conferma come Santa Rosalia sia un’icona che ha trovato riconoscimento storico e artistico anche in Europa: l’aspirazione della Città è che le celebrazioni del quattrocentesimo accrescano ulteriormente il suo respiro internazionale”.
Maria Concetta Di Natale, curatrice della mostra, ha invece evidenziato come il culto della Santa e la sua iconografia abbiano attraversato i confini di Palermo per diffondersi in tutta Europa, grazie anche all’opera di artisti come Antoon Van Dyck. Il pittore fiammingo, presente a Palermo nel 1624-1625, contribuì notevolmente alla nascita dell’iconografia della Santa, influenzando successivi artisti come Pietro Novelli, Mattia Preti e Luca Giordano.
A corredo della mostra un catalogo, sempre a cura di Maria Concetta Di Natale, con il coordinamento tecnico-scientifico di Sergio Intorre, che include contributi di esperti provenienti da prestigiose istituzioni culturali europee.
Vademecum
Le estasi di Santa Rosalia
Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano
a cura di Maria Concetta Di Natale
dal 24 febbraio al 19 maggio 2024
Pinacoteca di Villa Zito, Via Libertà, 52 – Palermo